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Dietro l'esonero di Thiago Motta e la scelta di Tudor le mosse di Giuntoli ed il caso Mancini-Gazzetta

Alcuni retroscena emergono da questo fine settimana di grandi cambiamenti alla Juventus, e non sono solo legati all'allenatore di ieri, quello di oggi e quello di domani

di Andrea Soglio

Tudor, il "traghettatore", Conte il sogno, Giuntoli prova a difendersi e le risate per un giornale

Quello appena trascorso è stato di sicuro uno dei fine settimana più caldi e delicati della storia della Juventus e non solo per la decisione di esonerare Thiago Motta senza nemmeno attendere la partita con il Genoa e di scegliere al suo posto Igor Tudor. Dietro questa decisione si sono infatti intrecciate storie diverse che chiamano in causa altri protagonisti e persino un quotidiano.

Cominciamo con il chiarire che Igor Tudor non è la prima scelta per la prossima stagione. Il progetto prevede infatti un traghettatore per il finale di stagione con l'unico compito di portare la Juventus in zona Champions League e, magari, anche al Mondiale per Club. Dove però non è escluso possa partecipare il vero nuovo allenatore dei bianconeri della prossima stagione. Il primo nome della lista è Antonio Conte, obiettivo complicato (essendo sotto contratto con il Napoli) ma non impossibile. Resta sempre aperta la pista Gasperini come quella di Mancini che, lo abbiamo scritto per primi due settimane fa, si era fatto vivo in prima persona per perorare la sua causa. A proposito dell'ex campione della Sampdoria si racconta che sabato quando la Gazzetta dello Sport dava quasi per fatto il suo arrivo subito sulla panchina bianconera sia il diretto interessato che diversi dirigenti del club di Torino siano saltati sulla sedia, tra lo stupito ed il divertito. Erano le ore in cui si stava chiudendo Tudor (il cui via libera è arrivato dalla proprietà sabato sera) e, soprattutto, Mancini fin da subito era stato chiaro sulle sue richieste contrattuali: non di 4 mesi (e poi vediamo) ma di due anni e 4 mesi.

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C'è però un'altra partita in corso, forse ancor più delicata di quella dell'allenatore e stiamo parlando del futuro di Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo arrivato due anni fa con il compito di costruire da zero la Juventus del futuro e che, oggi va ricordato, scelse un anno fa proprio Thiago Motta come simbolo di questo nuovo corso. Ieri sono uscite indiscrezioni e retroscena sulla presunta lite, poco tenera, tra lo stesso Giuntoli e Motta pochi giorni fa alla Continassa, ma sono in molti nel mondo del calcio a ritenere che ora al centro del mirino ci sia proprio Giuntoli stesso e che, oggi, come naturale che sia, stia facendo di tutto per salvarsi. Utilizzando anche alcuni precedenti curiosi come il ricordare che "anche Marotta al primo anno alla Juventus prese Delneri e fece malissimo... poi però vinse tutto".

Voci, storie che però raccontano di come i bianconeri siano oggi all'anno zero, ad una nuova partenza, esattamente come 12 mesi fa, dopo aver buttato via una stagione e 250 milioni sul mercato. Cose che la proprietà non è più disposta a tollerare. Come i tifosi.

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