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Juventus: ecco chi al posto di Motta: Conte, Gasperini, Mancini o Pioli

La sconfitta con l'Atalanta e la contestazione dei tifosi segnano la fine di Thiago Motta. Ecco i nomi per il futuro, con alcune sorprese

di Andrea Soglio

Juventus: ecco chi sarà il prossimo allenatore dopo Motta

Il progetto Thiago Motta alla Juventus è definitivamente fallito con l'eliminazione clamorosa dalla Coppa Italia per mano dell'Empoli e con la pesante batosta interna con l'Atalanta dopo che qualcuno aveva pensato addirittura da una clamorosa volata per la corsa Scudetto. Sconfitta a cui è seguita una violenta contestazione dei tifosi allo Juventus Stadium. L'allenatore italo-brasiliano non sarà confermato a giugno nemmeno in caso di qualificazione alla prossima Champions League. Troppo negativa una stagione in cui a febbraio i bianconeri sono fuori da tutto: fuori dalla Champions, fuori dalla lotta scudetto e fuori dalla Coppa Italia. La proprietà è, a dir poco, stizzita (John Elkann è in Bahrain a cullarsi la nuova Ferrari e Lewis Hamilton) e ha deciso: via Motta. A giugno nuova rivoluzione.

Il prossimo allenatore della Juventus

Ma quali sono gli obiettivi? Due i nomi in cima alla lista: Antonio Conte e Giampiero Gasperini. Il primo è stizzito per l'atteggiamento di De Laurentiis sul mercato di gennaio in cui la partenza di Kvara non è stata equilibrata con un nuovo arrivo di livello (Okafor viene considerato dall'allenatore pugliese poco più di una presenza...) ed il secondo ha detto chiaro e tondo che il suo ciclo all'Atalanta è finito. Sul primo c'è da combattere la concorrenza del Milan e sul secondo invece ci sarebbero meno difficoltà, anche economiche dato che lo stipendio sarebbe inferiore, e di parecchio, rispetto a quelle di Conte.

Si guarda da qualche giorno con attenzione anche alla figura di Stefano Pioli. L'ex allenatore capace di portare uno Scudetto al Milan oggi si gode lo stipendio dorato in Arabia Saudita ma sarebbe prontissimo a tornare in Italia su una panchina prestigiosa come quella bianconera. Di lui i vertici della società apprezzano soprattutto il modo di approcciarsi con i giocatori, la capacità di fare gruppo senza fratture interne. Forse proprio questo il vero tallone d'Achille della gestione Motta.

C'è però un nome nuovo, anzi, una vera e propria autocandidatura ed è quella prestigiosa e clamorosa di Roberto Mancini. L'ex allenatore di Inter, Lazio e della nazionale italiana e poi dell'Arabia Saudita (esperienza fallimentare) è in cerca di una nuova occasione ed attraverso i suoi intermediari ha fatto intendere in maniera decisa che accetterebbe volentieri la sfida bianconera.

C'è poi tutto un discorso legato agli investimenti e quindi, di conseguenza, al futuro dei giocatori. È certo che un'altra stagione da 250 milioni di euro immessi sul mercato sarà impossibile da replicare. Ci saranno quindi delle cessioni, anche eccellenti.

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