Juventus, Buffon: "Vorrei giocare un altro anno. Parlerò con Agnelli e..."
BUFFON FA 40 ANNI TRA JUVENTUS, SOGNO CT. E LA POLITICA CON VITTORIO SGARBI...
Juventus, Buffon: "Vorrei giocare un altro anno. Parlerò con Agnelli"
"In questo momento sono una persona felice". Domenica Gianluigi Buffon compira' 40 anni e, nonostante un periodo non certo indimenticabile della sua carriera, il capitano della Juventus vive serenamente il suo lento distacco dal CALCIO giocato. "Il pianto di Milano - ricorda il numero uno della Nazionale, riferendosi al post Svezia-Italia, in un'intervista pubblicata oggi su 'La Repubblica' - andava oltre l'amarezza di un fallimento che pensavamo impossibile, e' stata la conseguenza di una grande responsabilita' sportiva nei confronti dell'intero paese e la reazione di un uomo che a quarant'anni avverte le emozioni in maniera piu' profonda rispetto a quando ne aveva venti". Il suo lungo infortunio lo ha paradossalmente spronato: "Nella vita nulla accade per caso. La sosta mi ha fatto bene, mi ha inviato un messaggio chiaro, mi ha costretto a pensare. Oggi sento dentro di me un desiderio di competere anomalo per la mia eta'". Un desiderio di competere che gli ha fatto quasi cambiare idea sulla decisione di lasciare, tanto che potrebbe proseguire ancora una stagione: "Incontrero' presto il presidente Andrea Agnelli e ne parleremo. Voglio il bene della squadra, capire che tipo di vestito posso indossare, se la Juventus pensa che io possa essere ancora importante. Mi piacerebbe ma la soluzione migliore va trovata con la societa'. Dobbiamo costruire assieme, se possibile, un percorso logico e condiviso. Certo e' che non voglio diventare un problema ne' per la Juve ne' per i miei compagni. Se sarei disposto ad accettare anche un'alternanza tra i pali con Szcsesny? Ho sempre dato spazio agli altri. Sono contento per Tek. E' un grande portiere e se dovessimo vincere il campionato gran parte del merito sara' suo. Come suo sara' il futuro".
BUFFON: "JUVENTUS O NULLA"
Un rifiuto di Agnelli non lo spingerebbe a prendere in considerazione altre opzioni: "La Juventus o nulla. Se ricordo le critiche a Zoff quarantenne? Non voglio passare per un vecchiaccio che mente persino a se' stesso per aggrapparsi con le unghie e i denti al suo monumento e alla pagnotta. In questa stagione ho fatto un'imperfezione contro l'Atalanta e un errore su punizione con la Spagna. Ho giocato partite da fenomeno, altre normali, altre ancora magari modeste, eppure la Fifa mi ha premiato come il miglior portiere del 2017. Mi sento come mi sentivo sei, sette anni fa". Su cio' che fara' nella prossima vita ancora non ha le idee chiare: "Qualche giorno fa ho chiesto consiglio a Lippi. Ci siamo sentiti al telefono. Prenditi un anno sabbatico, mi ha detto Marcello, guarda il mondo del CALCIO dall'esterno e con un po' di distacco, cerca di capire che cosa ti interessa veramente. Ripeto: non cerco un porto sicuro, meglio avere addosso un po' d'ansia. Ho sempre convissuto con la paura, invecchiando ho imparato a tenerla a bada, sono diventato piu' umile. Dopo, mi rimettero' a lavorare. Tutto qui".
BUFFON, LA JUVENTUS E UN FUTURO DA CT DELLA NAZIONALE
Non sara' impossibile ritrovare Buffon nel ruolo di tecnico: "Se succedera' non saro' l'allenatore di un club. Ho una compagna (la giornalista Ilaria D'Amico, ndr), tre figli che adoro e alle spalle ventotto anni di vita quotidiana organizzata dagli altri minuto dopo minuto. Vorrei prendermi il lusso della noia. Ci sono momenti nel quali desidero essere solo, ma solo solo. Mezze giornate mie in cui posso fare di tutto, durante le quali nulla mi e' proibito. La panchina della Nazionale e' vuota? Ecco, un incarico da ct non mi dispiacerebbe. E' un impegno stimolante, con una responsabilita' istituzionale e educativa. Rappresenti un paese intero. Unisci, non dividi. Se la mia e' una candidatura per guidare l'Italia? No. Ho detto che mi piacerebbe fare il ct di nazionali, non degli azzurri".
JUVENTUS, BUFFON: "IO IN POLITICA? CHI VIVRA' VEDRA'"
"Io in politica con Sgarbi? Vittorio mi è simpatico. La nostra amicizia è cominciata dopo lo scambio di alcuni messaggi. Al netto di intemperanze e provocazioni ho imparato a stimarlo per la sua genialità anche se dovrebbe allenarsi alla moderazione. Dopo il caso di George Weah non è stato l'unico a chiedermelo", spiega Gigi Buffon. "Chi vivrà vedrà, non allontano a priori l'amaro calice, nonostante qualcuno abbia detto, mi pare, che in politica anche un angelo diventa una sgualdrina",