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Dentro la crisi di Lautaro Martinez, fisica e mentale

Il capitano dell'Inter è nel pieno di un periodo difficile che ha ragioni chiare e per questo non finirà a breve

Pancia e testa piena: le ragioni della crisi di Lautaro Martinez

Lautaro Martinez è il vero problema dell'Inter, più della difesa che prende troppi gol, più degli infortuni e della mancanza di una vera preparazione atletica. Il capitano del'Inter, uomo da 9,5 milioni netti a stagione, anche ieri contro il Napoli è stato il peggiore in campo. Una crisi che non è solo realizzativa (Lautaro segna con il contagocce) ma che si vede nella totale assenza dal gioco dell'Inter che spesso è come se giocasse in dieci...

I problemi fisici

La cosa più evidente è la totale mancanza di brillantezza. Lautaro è lento, sempre un istante in ritardo; non ha scatto, spunto, sprint... Lontano parente del giocatore dello scorso anno, trascinatore assoluto della partenza fulmine dell'Inter e che ha portato allo scudetto. La ragione è evidente. L'argentino non ha avuto un attimo di sosta. La nazionale, dove è stato protagonista del successo in Coppa America, lo ha restituito all'Inter senza alcun briciolo di energia. Passate infatti le (scarse) ferie Lautaro ha di fatto saltato la preparazione atletica ed è sceso subito in campo. A questo si aggiunge anche qualche kg di troppo ed il gioco è fatto.

"Avrebbe bisogno ad esempio di saltare una chiamata della nazionale per restare due settimane ad Appiano a lavorare" dice chi lo conosce bene nel dopopartita della sfida con il Napoli. Ed invece sarà ancora dall'altra parte dell'oceano. C'è però una possibilità. Lautaro è diffidato ed una eventuale ammonizione nella sfida con il Paraguay di venerdì lo renderebbe inutilizzabile per quella di mercoledì 20 con il Perù dandogli, magari, la possibilità di rientrare a Milano in anticipo di 5 giorni rispetto al previsto.. Per del lavoro fisico personalizzato.

Comunque chi lavora con lui sa benissimo che senza un vero periodo di stop e preparazione è difficile ritornare in condizione. Così sono in molti dentro l'Inter ad avere chiara la situazione: il vero Lautaro lo rivedremo a gennaio, non prima.

La questione mentale

Anche la testa però conta e pesa sul rendimento del giocatore. Chi lo vede tutti i giorni lo definisce meno "affamato" dello scorso anno, come se il rinnovo dorato e la seconda stella abbiano in qualche maniera placato la voglia di successi del giocatore (cosa, questa, che sembra accomunare altri giocatori nerazzurri e che per certi versi era prevedibile).

Va poi aggiunta la strana gestione di Inzaghi. L'allenatore comunque lo vuole in campo, sempre, anche al 30%, convinto che una panchina lo potrebbe in qualche modo deprimere e soprattutto poco convinto dei sostituti. Difficile però pensare che Taremi possa fare bene se gioca a spizzichi e bocconi...

Il futuro

C'è però una considerazione positiva che si fa in queste ore ad Appiano. Malgrado una partenza difficile, più del previsto, l'Inter è seconda in classifica, ad un punto dalla vetta. La convinzione è che nel 2025 quindi basterà inserire le marce alte per staccare gli avversari. Ma per far questo serve Lautaro Martinez, quello vero...

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