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Lorenzo Sonego: "Federer il numero 1. Io e Ronaldinho simili perché…"
Lorenzo Sonego ad Affaritaliani.it: "Sogni? Giocare le Atp Finals a Torino. Berrettini numero uno in Italia perchè sa gestire i momenti importanti e.."
Un grandissimo obiettivo per il futuro di Lorenzo Sonego? “E' quello di fare le Atp Finals a Torino, perché comunque è la mia città e ci tengo particolarmente. Per me sarebbe una cosa fantastica, se penso al futuro cerco di vedermi lì su quei campi”. Lo racconta il campione del tennis italiano ad Affaritaliani.it, ospite a Milano del ristorante di Alessandro Borghese e talent per il Consorzio dell'Asti Spumante e del Moscato d'Asti, nuovo partner delle Atp Finals.
Sonego punta in futuro dunque a entrare tra i primi 8 del tennis mondiale. Lui che è cresciuto anno dopo anno, entrando stabilmente a ridosso dei top-20 in questo 2021 (con best ranking Atp sin qui al numero 21) che lo ha visto trionfare nel torneo di Cagliari, raggiungere la finale di Eastbuorne, gli ottavi di Wimbledon e conquistare una fantastica semifinale nel master 100 di Roma (battendo campioni del calibro di Thiem e Rublev ed emozionando il pubblico italiano con il suo gioco e il suo cuore grande). Oggi, dietro a Berrettini e Sinner c'è lui. E nel 2022 Lorenzo ha tutte le intenzioni di crescere ancora.
Cosa ti manca per fare quello step in più?
“Un po’ di esperienza. Giocare tante partite a questo livello mi insegna tanto. Ovviamente devo migliorare piccole cose nella tecnica, nel fisico e mentalmente. Però quello che serve per arrivare a un livello così alto è la continuità dei risultati e delle prestazioni. Quest’anno è stata maggiore degli altri anni, però il rendimento che hanno i primi 8 del mondo che fanno risultato ogni settimana devo averlo anche io”
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Rimpianti per quella magnifica semifinale al Master 1000 di Roma quando hai portato Djokovic al terzo set?
“Rimpianto no perché sulla carta lui era favorito e non ho avuto occasioni così incredibili per vincere quella partita. E’ stato più un rincorrere mio perché ero sempre stato sotto con il punteggio. Poi al terzo ho avuto qualche occasione all’inizio, però alla fine lui è cresciuto ed è stato superiore a me. Per me quella settimana è stata fantastica”
Djokovic, Nadal, Federer… per te chi è il più forte?
“Per me rimane Federer perché io sono nato e cresciuto con lui, l’eleganza che ha nel tennis… per me Roger è proprio il tennis. Come modello tecnico, fisico, mentale a mio parere è il numero uno”
E tra gli italiani?
"Il mio modello è Berrettini, un po’ perché siamo cresciuti insieme, quindi sono riuscito anche a rubargli qualcosina. Stare con lui a me serve tanto, oltre al fatto che siamo grandissimi amici, Matteo ragiona in maniera differente dagli altri giocatori. E’ molto più avanti, intelligente in campo. E mi serve guardarlo, vedere l’atteggiamento che ha durante le partite, la sicurezza che trasmette e cosa fa nei momenti importanti. Come li gestisce. Lui è il numero uno in Italia per questo motivo: sa gestire i momenti importanti e riesce a giocare a un livello più alto di tutti”
Idolo di sempre nel calcio?
“Ronaldinho perché ha vissuto tutte le partite con il sorriso, si vedeva che si divertiva in campo e trasmetteva passione. E’ un po’ come sono io nel tennis: io le partite le vivo con sorriso e mi diverto in quello che faccio”
Passioni fuori dal campo?
“Il cibo per me è fondamentale: apprezzo la cucina italiana, mi piace andare fuori a cena. E essere testimonial dei vini d’Asti per me è molto importante"
E poi...
"Il canto e la musica, mi piace molto ballare – reggaeton e latino. Quando smetterò mi iscriverò a un corso. Ho fatto una canzone con un amico: lui è molto appassionato di musica e scrive molto bene. Si intitola ‘In un solo secondo’..."