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Mandzukic: sfida la maledizione della maglia numero 9 del Milan (dopo Inzaghi)
MILAN. MANDZUKIC HA SCELTO LA MAGLIA DI PIPPO INZAGHI: DOPO DI LUI AL MILAN E' DIVENTATA UN TABU'
Mario Mandzukic non è scaramantico e decisamente ha paura di niente: neppure della maledizione che colpisce chi indossa la maglia 9 del Milan.
L'attaccante croato ha scelto il numero che per tanti anni ha portato gol, adrenalina, gioia e trofei ai rossoneri con Pippo Inzaghi al comando.
Dopo di lui, sono arrivati quasi 10 anni di astinenze.
Da Pato (che la prese nel 2021/2013, in precedenza il Papero aveva sempre avuto la maglia numero 7 del Milan con cui ha segnato grandi gol e regalato giocate d'autore) a Fernando Torres (El Nino illuse tutti col un gol a Empoli nella sua prima da titolare a fine settembre 2014: invece la sua avventura in rossonero durò meno di sei mesi con l'addio già a gennaio), passando per Matri (una rete tra agosto 2013 e gennaio 2014, quando poi andò in prestito alla Fiorentina), Mattia Destro (3 gol nei primi sei mesi del 2015, poi il club rossonero decise di non riscattarlo dalla Roma), Luiz Adriano (a segno una volta ogni 271 minuti per il brasiliano che restò al Milan due anni senza riuscire mai a convincere del tutto), Lapadula (29 partite e 8 gol nella stagione 2016/2017, tutto sommato fece il suo in una squadra dove non era titolare, ma il vice Carlos Bacca), André Silva (25 presenze e 2 gol in campionato - 41 partite e 10 reti considerando anche l'Europa League - per il portoghese che il Milan pagò 40 milioni), fino al Pipita Higuain (arrivò ad agosto 2018: 15 presenze e 6 gol prima di lasciare il Milan a gennaio 2019 per andare in prestito al Chelsea) e al Pistolero Piatek (che partì forte indossando la maglia numero 19 e poi il rendimento calò: un gol ogni 269 mimuti con addosso la 9 del Milan). Tutti quelli che hanno indossato quel numero difendendo i colori del Diavolo sono andati incontro a delusioni. Chi meglio di un combattente come Mario Mandzukic per sconfiggere cabala e superstizione, per zittire una volta per tutte chi crede in questa crede in questa maledizione?
Higuain (foto Lapresse)
Lui che tra l'altro alla Juventus (dal 2015 al dicembre 2019) è sempre un attaccante capace di andare oltre il gol e le mere statistiche: le 44 reti (con 17 assist) in 162 presenze non raccontano cosa sia stato davvero Mandzukic per la Signora. Un giocatore insostituibile con Max Allegri in panchina, capace di far reparto da solo, forte fisicamente e utile al centro dell'attacco o largo sulla fascia (attaccante-terzino se la causa lo richiedeva). Tanti i compagni di squadra che si sono giovati del suo grande lavoro a tutto campo per andare in gol. E ora ecco questa avventura al Milan, dove sarà il vice Ibrahimovic, ma i tifosi rossoneri già sognano anche di vederlo là davanti assieme a Zlatan ("Faremo paura in due»", ha detto lo svedese), formando un attacco fisicamente fortissimo in grando di sfondare la resistenze della difese avversarie.
"Sono grato ai dirigenti del Milan per avermi dato l'opportunita' di entrare a far parte di questo grande club: sara' un vero onore indossare questa maglia iconica e lottare per i rossoneri", ha twittato Mario Manduzkic, poche ore dopo l'ufficialita' del suo ritorno in Italia. L'ex Bayern Monaco e Juventus, aggiunge: "Posso solo promettere di dare il massimo in ogni partita e che cerchero' di aiutare la squadra in ogni modo possibile". "Sono sicuro - ha aggiunto Mandzukic su Instagram - che insieme possiamo realizzare il sogno di ogni fan del Milan. E ce ne sono molti in Croazia. Pronto a combattere!".