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Capelli dei neonati, mistero svelato. NEONATI E CAPELLI: LA VERITA'
Neonati, perché alcuni hanno i capelli e altri sono pelati? Capelli dei neonati, mistero svelato
I capelli dei neonati: perché alcuni li hanno e altri sono pelati. NEONATI E CAPELLI: LA VERITA'
Nascerà con i capelli oppure no? Vedremo subito se è biondo, rosso o moro? Tutti i genitori se lo chiedono, ma molti non sanno da che cosa dipende. Al sesto e settimo mese di gestazione il feto è infatti ricoperto da una fine lanugine chiamata "vello fetale", che tende a cadere del tutto verso la fine dell’ottavo mese.
Svelato il mistero dei capelli dei neonati. NEONATI E CAPELLI: LA VERITA'
"La comparsa di questa lanugo è sicuramente influenzata dalla grande quantità di estrogeni prodotti dall’unità feto-placentare: alla nascita con il calo degli steroidi placentari, si assiste spesso a perdita dei capelli e dei peli", spiega al quotidiano La Stampa la dottoressa Lina Bollani, della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia e neonatologa della Società Italiana di Neonatologia (SIN).
Capelli dei neonati, ecco che cosa succede ai capelli dei bebè. NEONATI E CAPELLI: LA VERITA'
Se i capelli cadono, certo non scompaiono i follicoli piliferi e col tempo per tutti arrivano i veri capelli, abbondanti e particolarmente soffici.
Il neonato nascerà con o senza capelli? Mistero capelli neonati
Come capire allora se il proprio bimbo nascerà con o senza capelli? C'è un luogo comune che a quasi tutte le donne in dolce attesa sarà capitato di sentirsi dire: se si ha acidità di stomaco, significa che i capelli del feto stanno crescendo. Sul tema i pareri sono discordanti, ma un articolo pubblicato sulla rivista Birth nel 2006 ha cercato di approfondire la correlazione con uno studio su un gruppo di 65 gestanti. E' stata così rilevata una relazione statisticamente significativa fra bruciori di stomaco importanti delle gestanti e molti capelli nel neonato, al momento della nascita. Ppotrebbe esservi un meccanismo biologico condiviso che coinvolge sia gli ormoni della gravidanza, che facilitando il rilassamento della muscolatura dell’esofago favoriscono la sensazione di bruciore, sia la modulazione della crescita dei peli fetali.
Salute neonati: nuovo test neonatale per scovare cardiopatie
Misurare l'ossigeno nel sangue del bebe' appena nato per scovare eventuali cardiopatie congenite: e' possibile con un test semplicissimo e non invasivo. Ovvero con il pulsossimetro, una apparecchiatura medica che viene collegato alla manina e al piedino del neonato. L'efficacia di questo test di screening e' stata confermata in uno studio multicentrico a cui hanno partecipato 17 diversi centri neonatologici italiani, tra cui l'Unita' Operativa Complessa di Neonatologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, e ha coinvolto 42.169 neonati. Pubblicata recentemente sul Journal of Pediatrics, la ricerca ha evidenziato che l'utilizzo del test prima che mamma e bebe' lascino l'ospedale dopo il parto consente di incrementare la rilevazione delle cardiopatie congenite del 71 per cento nei centri nascita di primo e secondo livello. Diversi studi hanno dimostrato che la diagnosi precoce di tali patologie comporta una significativa riduzione della mortalita' tra il 15 e il 20 per cento. La metodica di screening neonatale, lo screening pulso-ossimetrico, per la diagnosi precoce delle cardiopatie congenite gravi nel neonato si effettua attraverso la rilevazione nei primissimi giorni di vita del neonato della quantita' di ossigeno nel sangue arterioso attraverso un'apparecchiatura medica non invasiva chiamata pulsossimetro. La maggior parte delle cardiopatie congenite puo' determinare una riduzione di tale quantita' di ossigeno nel sangue. Pertanto con questo metodo e' possibile rilevare gravi cardiopatie congenite che possono altrimenti rimanere misconosciute, in quanto risultano clinicamente silenti nei primi giorni di vita, durante quindi il ricovero ospedaliero, per poi manifestarsi con quadri di diversa gravita' nelle prime settimane dopo la dimissione dall'ospedale. La diagnosi tardiva si accompagna a un piu' elevato rischio di mortalita' la diagnosi precoce invece aumenta le possibilita' di intervenire chirurgicamente quando il neonato non e' ancora scompensato con una significativa riduzione della mortalita'. Si tratta di una metodica semplice e rapida da effettuare, assolutamente non invasiva o indaginosa per il bambino e a costo zero.