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Coronavirus, 1 su 2 contagia fino a 8 giorni dalla guarigione. La ricerca
Le persone guarite possono continuare ad essere contagiose per diversi giorni. Dipende dalla gravità con cui si è manifestata la malattia. CORONAVIRUS NEWS
Coronavirus, 1 su 2 contagia fino a 8 giorni dalla guarigione. La ricerca
Coronavirus - Le persone guarite possono continuare ad essere contagiose per diversi giorni. Dipende dalla gravità con cui si è manifestata la malattia. CORONAVIRUS NEWS
Coronavirus, 1 persona su 2 è contagiosa fino ad 8 giorni dalla guarigione
Chi guarisce dalla malattia Covid-19 non può abbassare la guardia, così come non può farlo chi gli sta vicino. 1 persona su 2 è infatti contagiosa fino ad 8 giorni dalla guarigione. A rivelarlo è uno studio condotto da Treatment Center of PLA di Pechino e Yale School of Medicine. La ricerca è pubblicata sulla rivista statunitense American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine.
Coronavirus: i guariti restano contagiosi per diversi giorni
Una volta guariti non bisogna smettere di prestare attenzione. È necessario comportarsi con cautela anche nei giorni successivi, per evitare di contagiare gli altri. Quando scompaiono i sintomi sarebbe opportuno isolarsi per altre due settimane. “Estendere la quarantena per altre due settimane dalla scomparsa dei sintomi - ha suggerito Lixin Xie, a capo del team che ha condotto lo studio - così da essere sicuri di non contagiare altre persone”. Per la ricerca sono stati coinvolti 16 pazienti di età media di 35 anni. Tutti i partecipanti hanno manifestato i sintomi dopo 5 giorni. In pochi hanno avuto la febbre, quasi tutti hanno avuto tosse e gola infiammata. 8 pazienti (dunque 1 su 2) risultavano contagiosi anche dopo la guarigione e dunque dopo la scomparsa dei sintomi.
Coronavirus, si può essere contagiosi dopo la guarigione anche quando il tampone diventa negativo
“I pazienti affetti da coronavirus possono restare contagiosi anche dopo la scomparsa dei sintomi” ha spiegato l’immunologo italiano Sergio Romagnani. “Occorre quindi trattare chi è da poco diventato asintomatico con la stessa attenzione con cui si trattano i sintomatici”. Ciò che afferma l’esperto è in linea con quanto rilevato nello studio sopra riportato. La metà delle persone che hanno partecipato alla ricerca era fonte di contagio anche dopo la scomparsa dei sintomi. Nonostante il tampone fosse diventato negativo, 8 persone su 16 avevano ancora il virus nell’organismo ed erano dunque contagiose.
Coronavirus: ‘Se un solo guarito si aggira inconsapevole di essere contagioso, ricominceremmo’
“Un guarito, uno solo, che si aggira inconsapevole di essere ancora contagioso, e ricominceremmo daccapo” ha affermato Giuseppe Remuzzi. “Finora dalle autorità abbiamo avuto una comunicazione incentrata su alcune cose comunque importanti, come l’isolamento sociale. Il prossimo obiettivo deve essere quello di coinvolgere i cittadini, fornendo le conoscenze che li aiutino a uscire in sicurezza dalle loro case”.
Coronavirus: ‘Alcuni pazienti possono diffondere il virus fino a 37 giorni’
Anche secondo uno studio condotto nell’Istituto Mario Negri di Bergamo in collaborazione con L’Istituto Superiore di Scienze Sociali di Parigi, riportato dal Corriere della Sera, la diffusione del virus può continuare quando scompaiono i sintomi. “I pazienti gravi diffondono il virus per 20 giorni in media, invece per pochi altri questo periodo può durare fino a 37 giorni. Per i malati lievi la durata media è di 10 giorni, ma per alcuni continua fino alle due settimane”.
Gli esperti fanno sapere che nessuno può considerarsi guarito senza aver effettuato un test diagnostico. I tamponi per chi si considera guarito non sarebbero comunque sufficienti secondo Remuzzi: “Credo che occorra indicare una strada precisa. Un nuovo protocollo”.