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Morte Maradona, niente alcool e droga. Cardiopatia non curata, agonia di 8 ore

Questo quanto emerge dall'autopsia sul corpo dell'ex capitano del Napoli e dell'Argentina. Non è morto sul colpo ma sono state trovate tracce di psicofarmaci

La morte di Diego Armano Maradona non è stata legata né all' alcol né alla droga. Negli ultimi giorni di vita il calciatore non ha assunto ne' sostanze stupefacenti ne' bevande alcoliche. E' quanto riporta il sito del quotidiano argentino Ole' dopo le prime indiscrezioni sul lavoro portato avanti dai periti che si sono occupati dell'autopsia dell'ex capitano del Napoli e dell'Argentina, deceduto lo scorso 25 novembre.

Secondo la stampa sudamericana emerge soprattutto un altro dato: la cardiopatia di Maradona non e' stata curata come si doveva e il Diez non e' morto sul colpo per un attacco cardiaco, ma dopo un'agonia di 6-8 ore per "un edema polmonare acuto dovuto a un'insufficienza cardiaca cronica". Il suo cuore soffriva di una "miocardiopatia dilatata".

Nel corpo di Maradona sono stati trovate tracce di vari psicofarmaci, ma "nessuna medicina per la sua cardiopatia", ha riferito una fonte investigativa all'agenzia argentina Telam, spiegando che e' un dato importante nell'ambito dell'indagine sulle cause della morte di Diego che vede tra gli imputati il dottor Leopoldo Luque che si e' occupato dell'intervento chirurgico alla testa a cui Maradona e' stato sottoposto qualche giorno prima di morire.

Sotto inchiesta anche l'infermiera che doveva assistere Diego dopo le dimissioni dalla clinica. Intanto e' tornato all'attacco una delle figlie di Diego Armando Maradona.

Su Twitter, infatti, Giannina sfoga la sua rabbia e ingaggia anche un battibecco con altri utenti. "Molti figli di p...si aspettavano di trovare dall'autopsia di mio padre tracce di droga e alcol. Io non sono un dottore, ma lo vedevo molto gonfio, aveva una voce robotica, non era quella sua. Stava succedendo....e io ero la pazza". Poi le risposte ai commenti anche offensivi dei suoi follower. "Nessun'altra persona doveva dargli le medicine se non l'infermiera, ma avevano paura. Non avete idea di cose state parlando". E ancora: "Ho migliaia di discorsi registrati con Leopoldo Luque e compagni, li avevo avvertiti, ho detto loro che sarebbero stati i colpevoli se fosse successo quello che e' accaduto".