Napoli ko col Real: sbagliato il vittimismo anche fuori dal campo
di Pietro Mancini
Napoli e il Sud continueranno a perdere non solo nel calcio, se non si libereranno di chi-come, ieri, il telecronista di Mediaset-
li prende in giro, esaltandone le qualità e tacendone gli errori.
La Champions League non scherza, è un teatro nel quale anche la minima sbavatura viene punita. Non si può, pertanto, parlare di sfortuna, se si concedono centimetri preziosi a un maestro dei gol pesanti, come Sergio Ramos.
Le partite non durano 45, ma 90 minuti. E per vincerle, anche fuori dal campo, occorrono fantasia, ma anche grinta e determinazione.
E bisogna accantonare la rassegnazione e il vittimismo, deleteri, non solo negli stadi.
Il Presidente, don Aurelio de Laurentiis, se l'è presa con il Nord e con la stampa, che giocherebbero contro gli azzurri : "Va così dai tempi di Cavour, si sono scatenati tutti contro di me, in ogni stadio sento cori, che inneggiano al Vesuvio !".
No alle bieche forme di razzismo, ma per competere, ad alti livelli, il Napoli deve presentarsi alle sfide "galattiche" molto più preparato, dimostrando quella coesione, indispensabile, che attualmente manca, tra squadra e società.
Altrimenti, per il Sud, le belle favole non avranno mai un lieto fine e lasceranno i tanti, entusiasti spettatori del S.Paolo amareggiati e delusi, come Claudio Ranieri, ex tecnico del Napoli dopo-Maradona, cacciato dal Leicester, dopo lo storica vittoria del titolo in Premier League.