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Napoli: Osimhen l'uomo mascherato è un supereoe, Kvaratskhelia 'anti-Leao'. PAGELLE SCUDETTO

Di Giordano Brega

Napoli scudetto: da Osimhen a Kvaratskhelia, Spalletti e De Laurentiis... Le pagelle del terzo tricolore

Napoli terzo scudetto, le pagelle

Dopo il rinvio della festa domenica contro la Salernitana (con il gol di Dia nel finale che aveva gelato lo stadio Diego Armando Maradona) il Napoli vince il terzo scudetto della sua storia, 33 anni dopo l'ultimo trionfo. Un successo strameritato e mai in discussione, la squadra di Luciano Spalletti ha dominato questo campionato dall'inizio alla fine.

Le pagelle di Affaritaliani.it del terzo scudetto del Napoli

Victor Osimhen voto 10 - L’uomo mascherato è diventato un supereroe. L’attaccante nigeriano quest’anno si è consacrato centravanti di livello mondiale: più ancora dei gol a valanga (21 in 25 presenze e pure 5 assist per gradire), è uno di quei pochissimi centravanti in circolazione che fanno ‘reparto da soli’. Con uno così giochi in 12 anche quando non è in giornata

Luciano Spalletti voto 10 Il suo Napoli è stata un’autentica squadra schiacciasassi: miglior attacco della serie A per distacco e miglior difesa. Un’armata quasi invincibile che per mesi e mesi è sembrata priva di punti deboli. Il tecnico di Certaldo ha (anche) il merito di esser stato capace di condurre il gruppo al traguardo senza che ci siano stati - nel corso di una lunga e complicata annata (inedita: col Mondiale di mezzo) - grandi momenti di calo (fisiologico): giusto un minimo nelle ultime settimane, ma dopo una cavalcata così esaltante glielo si può concedere. Questo scudetto italiano (due titoli nazionali li aveva già vinti in Russia guidando lo Zenith San Pietroburgo) rende merito a un allenatore che da anni è tra i migliori in Italia e in Europa.

Khvicha Kvaratskhelia voto 9 Dodici gol e 12 assist in campionato: tanta qualità e valore aggiunto dal 22enne georgiano preso la scorsa estate dalla Dinamo Batumi per una decina di milioni. Un colpo di mercato clamoroso che si è trasformato in oro colato sul campo. Nella seconda parte di stagione le difese avversarie lo hanno sistematicamente raddoppiato riuscendo un contenerlo un minimo in più rispetto all’inizio bruciante di campionato, ma quando punta l’uomo i suoi dribbling fanno sempre un gran male ai difensori avversari.

Lobotka-Anguissa-Zielinki e il centrocampo del Napoli voto 8 Una cerniera che ha protetto mille volte la difesa in modo impeccabile, dando tante volte superiorità in mezzo al campo al Napoli. Se Osimhen, Kvaratskhelia e gli attaccanti hanno potuto dar spettacolo (assistiti anche da esterni di qualità come Politano e Lozano: voto 7) è grazie ai polmoni di Lobotoka, la fisicità di Anguissa, gli inserimenti di Zielinski e al sacrificio di un gruppo che ha corso sempre in un’unica direzione: quella che al traguardo finale ha consegnato al Napoli il terzo scudetto della sua storia

Kim Min-jae voto 8 Il 26enne difensore coreano merita una citazione speciale: arrivato un anno fa dal Fenerbahçe per prendere la difficile eredità di Koulibaly, si è dimostrato un vero leader al centro della retroguardia partenopea. Muro invalicabile. Attorno a lui il Napoli ha costruito la formidabile e (quasi) impenetrabile difesa tricolore

DI Lorenzo voto 8 - Una stagione a tutta fascia: impeccabile in difesa e sempre pronto a dar manforte e superiorità numerica sulla destra con i suoi inserimenti alla squadra sul fronte offensivo (ma che lavoro anche da parte di Mario Rui - e Olivera - voto 7,5 al fronte sinistro del Napoli). Uno scudetto speciale vinto da capitano, vestendo i colori di una squadra con cui ha già fatto sapere di voler chiudere la carriera.

Meret voto 7,5 - Una difesa bunker davanti e la maturità del grande portiere che quando è chiamato a compiere il classico intervento 'a freddo' si fa trovare pronto

De Laurentiis - Giuntoli voto 10 e lode Viene quasi da sorridere ripensando ad alcuni giudizi che giravano la scorsa estatate dopo gli addii di Mertens, Insigne, Koulibaly e Fabian Ruiz: il Napoli veniva indicato come squadra in corsa per qualificarsi alla prossima Europa League. Invece il mercato in entrata è stato uno spettacolo: non solo Kim o Kvara, ma anche rincalzi di grande qualità che sarebbero titolari nel 90% delle squadre di serie A (da Simeone a Raspadori) e la capacità di aver costruito una squadra affamata di successi e senza grandi punti deboli in rosa. Per patron De Laurentiis è uno scudetto stra-meritato dopo  averlo già sfiorato ai tempi di Sarri.