Sport

Pennetta, vittoria da Tiffany. Portabandiera a Rio? Malagò al lavoro

La coppa dello Us Open vinta da Flavia Pennetta sabato sera (che la spinge sino all'8° posto del ranking Wta, miglior posizione della sua carriera) è una creazione Tiffany & Co. Il brand di alta gioielleria infatti realizza la coppa in argento puro, creata per la United States Tennis Association, da oltre 25 anni nel suo laboratorio di Rhode Island.

Ci vogliono cinque mesi di lavorazione artigianale perchè il gioiello prenda forma. Su di esso ovviamente ci sono incisi i nomi dei vincitori delle edizioni passate con la data di premiazione e con il brand del torneo. Successivamente viene inciso il nome dell’ultimo premiato.

Tiffany realizza, inoltre, gli Us Open Series Trophy consegnati al miglior giocatore maschile e femminile durante i tornei estivi Us Open Series.

La griffe firma premi anche per altre competizioni internazionali quali, il Vince Lombardi Trophy for the National Football League, il National Basketball Association Larry O’Brien Championship Trophy, il Major League Baseball’s World Series Trophy e il Pga Tour FedExCup Trophy.

Malagò: "Ritiro della Pennetta? Lasciatemi lavorare" - "Convincere la Pennetta a tornare a giocare? Ce la mettero' tutta, non solo per egoismo sportivo ma anche perche' sono convinto di certi ragionamenti che mi riservero' di fare con lei in un incontro privato fra qualche giorno". Giovanni Malago', presidente del Coni, ai microfoni di "Radio Anch'io Sport" confessa di non aver ancora perso la speranza di vedere Flavia Pennetta ancora in campo a lungo nonostante il ritiro annunciato dalla brindisina dopo la vittoria agli Us Open. Chissà che non sia pure portabandiera a Rio 2016... "Sono il presidente del Coni e della societa' per cui e' tesserata, l'Aniene, per cui sono molto affezionato a Flavia e conta che sia felice e realizzi tutti i suoi sogni, anche non sportivi. Ci ha spiazzato tutti nella tempistica ma fatemi lavorare, vediamo cosa si puo' fare. Lei, sulla possibilita' di giocare a Rio, ha detto 'mai dire mai', per cui fatemi lavorare...".