Sport

Pjanic: "Ho già capito perché la Juve vince e la Roma no". Su Benatia...

Pjanic si presenta alla Juventus e lancia una frecciata alla Roma. Il centrocampista bosniaco a ruota libera: dalla 5 di Zidane ai fischi dell'Olimpico...

MORATA, LA DECISIONE DEFINITIVA DEL REAL MADRID

"Scelto societa' giusta, alla Juve per vincere" - "Sono in una grande societa' con grandissimi giocatori che mi aiuteranno a diventare ancora piu' forte e a vincere titoli. Sono sicuro che ho scelto la societa' giusta. La Juve lavora seriamente, non e' la prima volta che mi seguiva, e' stata in un modo o nell'altro interessata anche in passato. Sono contento, per me non c'era altra scelta che fare un passo avanti in mia carriera e qui sicuramente lo faccio". Cosi' Miralem Pjanic, nuovo centrocampista della Juventus, in conferenza stampa. "Sapevo l'avversario che era, che squadra e che societa' e' da fuori. Ora - continua l'ex romanista - che sono dentro ho visto tante cose diverse e ho capito perche' era sempre difficile essere davanti alla Juve con la Roma. Sono qua, sono molto contento, si lavora tanto, sono a disposizione della squadra per raggiungere tanti obiettivi e vincere tutti i titoli dell'anno scorso e fare ancora di piu'. C'e' una differenza tra dove sono stato in passato e dove sono oggi".

"Felice di giocare all'Olimpico di Roma anche se fischiato" - "Saro' molto contento di tornare all'Olimpico, di ritrovare tifosi incredibili e i miei amici con cui ho passato 5 anni bellissimi. Sara' una partita un po' diversa per me, ma dalla prima giornata in poi saro' sempre concentrato sulla mia nuova squadra, sui miei obiettivi e su quelli che vorremo centrare tutti insieme. Saro' contento di tornare anche se so che saro' fischiato perche' non e' facile cambiare squadra".

"Prima di firmare ho chiamato Spalletti e Totti" - "Prima di firmare per la Juventus ho chiamato Spalletti, ho mandato un messaggio a Totti, a Daniele De Rossi, a chi era li' da tanto tempo, per ringraziarli per quei cinque anni, che la scelta e' stata questa, che il destino l'ha voluto. La carriera di un calciatore non e' lunghissima, a Roma ho passato 5 anni bellissimi e non lo scordero' mai - afferma il bosniaco - Non e' stato facile andar via e qualunque posto sarebbe stata la stessa cosa. La squadra era dispiaciuta perche' ero ben visto nello spogliatoio, avevo ottimi rapporti con tutti, quando ho detto che dovevo cambiare squadra i giocatori mi hanno fatto i complimenti, erano dispiaciuti ma portero' loro sempre tanto rispetto. Mi hanno toccato i messaggi ricevuti da Totti e da altri. Ma il calcio e' cosi', spero di vincere tante cose qua".

"Champions? Priorità sesto scudetto, sarebbe storia" - "La Champions? E' piu' importante tenere i trofei vinti l'anno scorso, anche se ovviamente una societa' come la Juve vorra' sempre vincere tutto. Qualsiasi avversario affronteremo, in qualsiasi competizine, si vorra' vincere. La priorita' sara' portare lo scudetto a casa e scrivere la storia. Sei di fila sarebbe una bella cosa e posso contribuire a centrare questo obiettivo. La concorrenza non la temo, e' il nostro lavoro - aggiunge - Siamo in tantia disposizione del mister. Sono qui per aiutare la squadra e dare il meglio possibile, a centrocampo non siamo solo in 3-4, giochera' chi decidera' il mister. Io faro' in modo di giocare il piu' possibile ma sara' il campo a decidere. Saro' utile, alla Roma giocavo nel centrocampo a tre, non ho paura di avere il pallone tra i piedi, sono uno a cui piace far giocare gli altri. Allegri mi mettera' nella posizione migliore, piu' utile alla squadra e io mi adattero'. Col mister c'e' gia' una buona intesa, ci parliamo, ci vediamo ogni giorno, prendiamo confidenza, piano piano parleremo pure del mio posizionamento sicuramente".

Sceglie la maglia numero 5 "come il mio idolo Zidane"-  "Il mio numero sara' il 5. L'anno scorso avevo il 15, ma qua e' preso (Barzagli, ndr), e poi il 5 e' il numero che il mio idolo Zidane ha avuto nella sua carriera. E' un bel numero e saro' contento e orgoglioso di portarlo".