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"Ronaldo mi chiede se è tutto legale". Juventus, le mail dell'avvocato di CR7
Ora i pm vorrebbero ascoltare direttamente il calciatore, sono 47 le domande già pronte. Il portoghese e i suoi legali riflettono
Juventus, i dubbi dell'avvocato di Ronaldo. Spuntano le mail
Il caso "carta segreta di Ronaldo" continua a tenere banco nell'inchiesta sui presunti bilanci gonfiati a carico dei dirigenti della Juventus. La Procura di Torino, già da tempo, aveva preparato dei quesiti da sottoporre al fuoriclasse portoghese, relativi al suo contratto con il club bianconero. Quarantasette domande. Chissà - si legge su Repubblica - se Cristiano Ronaldo risponderà mai alla Procura. Certo, il 13 aprile scorso quelle domande erano già nero su bianco, inviate insieme alla richiesta di assistenza giudiziaria alla Uk Central Authority. Il motivo? Il "rischio di occultamento o distruzione" della famosa "carta che deve rimanere segreta" dell’inchiesta sui conti della Juventus. Interrogativi che la Procura di Torino aveva preparato per il portoghese. Solo una risposta ottenuta dal suo legale: "Non ha in mano alcuna documentazione relativa ai rapporti con la squadra italiana".
Dalle intercettazioni telefoniche e dalle mail - riporta il Corriere della Sera - emerge che convincere CR7 ad accettare quell'accordo non era stato facile. Lo si desume dallo scambio di mail tra i legali della Juve e quelli di Ronaldo: "Come Cesare (Gabasio, ndr) sa, la domanda centrale che si pone sempre il mio cliente è se la situazione contenga qualche incertezza legale", scriveva Nogueira a Restano, che dal grande studio legale collaborava con l’ex collega Gabasio, nel frattempo diventato capo dell’ufficio legale della Juve. La corrispondenza era stata fitta, tra domande e rassicurazioni: "Permettimi di ricontrollare con il cliente durante il pomeriggio — sottolineava il professionista portoghese — e domani arriverò con il semaforo verde definitivo".