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Sinner ma non solo, chi è Luciano Darderi vincitore a sorpresa al Cordoba Open

di redazione sport

Chi è Luciano Darderi, tennista italiano che si ispira a Del Potro e ha vinto l'Atp 250 di Cordoba passando delle qualificazioni

Luciano Darderi vince il torneo di Cordoba, il tennista italiano numero 76 Atp

La settimana del tennista italo-argentino Luciano Darderi è stata davvero da favola: il quasi 22enne (compleanno il 14 febbraio) ha vinto il primo torneo Atp (250) della sua carriera sulla terra battuta di Cordoba vincendo sette vittorie di seguito, lui che era partito dalle qualificazioni. La finale contro Facundo Bagnis è stata dominata (6/1, 6/4) e gli ha permesso di fare un ulteriore salto nel ranking mondiale: 60 posizioni guadagnate in 7 giorni e best in carriera al 76° posto.

Luciano Darderi vede il tabellone principale di Roland Garros e Wimbledon

“Incredibile – spiega Luciano Darderi dopo aver vinto il torneo Atp 250 in Argentina - all’inizio della settimana ero il numero 136, e partendo dalle qualificazioni sono riuscito a vincere il titolo. Il match di oggi è stato molto importante, perché mi può dare la possibilità di entrare in tabellone sia a Parigi che a Wimbledon. È un sogno che diventa realtà". La semifinale è stata il match più complicato per il tennista italiano: “Quella con Baez è stata la partita più difficile. Ma ho dimostrato di avere il livello per competere con questi giocatori. Io e mio padre, che è anche il mio allenatore, abbiamo deciso che dovessi adottare un piano di gioco aggressivo, sempre coi piedi dentro al campo. E ha funzionato”.

“Non mi aspettavo di vincere, ma negli ultimi cinque, sei mesi ho lavorato duramente. L’anno scorso ho vinto i miei primi challenger, oggi il primo titolo ATP.  Fin da quando eravamo piccoli, mio padre ha molto insistito sul lavoro con me e con mio fratello”, spiega Luciano Darderi.

Luciano Darderi e i magnifici 6 italiani in top-100 Atp. Comanda Jannik Sinner

Luciano Darderi fa sognare i tifosi del tennis italiano: dietro al fenomeno Jannik Sinner c'è un movimento che sta volando. Sono complessivamentei sei i giocatori azzurri nella top-100: oltre ai due citati, Lorenzo Musetti (26°), Matteo Arnaldi (43°), Lorenzo Sonego (48°) e Flavio Cobolli (72°). Con altri tre a ridosso dei primi 100 del mondo: Fabio Fognini, Giulio Zeppieri e Luca Nardi. Figlio d'arte (papà Gino è stato tra i top30 argentini negli anni ottanta), nato in provincia di Buenos Aires (a Villa Gesell), ma con doppio passaporto - argentino e italiano grazie alla cittadinanza del nonno, originario di una località vicino Firenze, emigrato in Argentina. Ed è nel nostro paese che è cresciuto come tennista: “Ho iniziato a giocare in Argentina e col tennis è stato amore a prima vista. Fino all’età di 10 anni sono rimasto in Sud America, poi abbiamo deciso di venire in Italia. Ho capito subito cosa volesse dire allenarsi e dare sempre il massimo, oltre il risultato. Il tennis è una cosa che mi esplode dentro e che vorrei non lasciare mai”.

Luciano Darderi, il tennista italiano e l'idolo Juan Martin Del Potro

Nel 2020 un'esperienza importante: è stato sparring partner alle ATP Finals di Tsitsipas, Berrettini, Schwartzman e Djokovic. Poi tanta gavetta, tornei Futures, Challenger, 4 finali e 2 vittorie nel circuito minore prima dell'esplosione nell'Atp 250 di Cordoba. L'idolo di Luciano Darderi è argentino. Non uno qualunque, ma l'indimenticabile fenomeno del tennis mondiale, Juan Martin Del Potro (talento straordinario che quando non ha avuto problemi fisici è riuscito a mettere in difficoltà persino i vari Federer, Nadal e Djokovic nei loro anni d'oro). "Se devo scegliere una caratteristica di Del Potro scelgo la sua forza di volontà. È una cosa che ti prende mentalmente, che ti dà la convinzione che puoi provarci. È molto bello vedere professionisti di un certo livello che a una certa età continuano a lottare".

Tra l'altro Luciano Darderi non è l'unico talento tennistico in famiglia: attenti al al fratello Vito Antonio, classe 2008, altra promessa di questo sport...

Jannik Sinner torna in campo: Atp 500 di Rotterdam sognando il sorpasso a Medvedev

Intanto torna in campo Jannik Sinner dopo la vittoria dell'Australian Open 2024: il numero 4 del mondo è la prima testa di serie del torneo Atp 500 di Rotterdam dove un anno fa arrivò in finale, persa dopo una lotta di tre set conto Daniil Medvedev (ultimo successo del russo sull'italiano, poi 4 vittorie azzurre culminate con il trionfo di Melbourne). Se Il 22enne altoatesino dovesse vincere il torneo, salirebbe al 3° posto del ranking Atp superando proprio Medvedev (che non gioca in Olanda). Ma è presto per fare calcoli, intanto riflettori sul suo esordio in programma martedì contro il padrone di casa Botic van de Zandschulp.