Sport

Sinner: "Sanremo? Farò il tifo da casa. La residenza a Montecarlo..."

di redazione sport

Jannik Sinner si concentra sul torneo di Rotterdam: "Guardo in avanti, quando dovrei andare a Sanremo sarò già a lavorare"

Sanremo 2024: Sinner, ‘faccio il tifo da casa, non ci andrò’

“L’invito di Amadeus a Sanremo? Faccio il tifo da casa. E’ un evento bello ma sto facendo qua due giorni e poi l’Australia è finita. Guardo in avanti, quando dovrei andare a Sanremo sarò già a lavorare, non ci andrò”, ha spiegato Jannik Sinner nel suo incontro con la stampa a Roma sulla sua partecipazione a Sanremo. Il tennista italiano tornerà in campo nel torneo di Rotterdam (Atp 500 dal 10 al 18 febbraio) dove un anno fa arrivò sino in finale dove perse dopo una battaglia di 3 set contro Daniil Medvedev (ultima vittoria del russo contro l'italiano, poi 4 successi consecutivi azzurri compresa la finale dell'Austrian Open).

Sinner, 'residenza a Montecarlo? Lì sto bene mi sento a casa ed ho una vita normale'

“Residenza a Montecarlo? Quando ho fatto 18 anni mi sono allenato a Bordighera con il mio ex allenatore che aveva la residenza a Monaco, la cosa più bella di Monaco è che ci sono tanti giocatori con cui ti puoi allenare, strutture perfette, diverse palestre, campi buoni, mi sento a casa, sto bene lì, ho una vita normale, posso andare al supermercato senza problemi”, le parole di Jannik Sinner nell’incontro con la stampa parlando della sua residenza a Montecarlo.


Parigi 2024: Sinner, ‘Portabandiera? Non ci sto pensando, Giochi momento chiave per me’

“Portabandiera a Parigi 2024? Non ci sto pensando. Le Olimpiadi saranno un momento chiave per me, saranno la prima volta che le gioco. Ci sono tanti atleti, i migliori al mondo che non vedo di conoscere per prendere spunti positivi che mi possono aiutare. Sarà uno dei tornei più importanti dell’anno, perché non ci sono ogni anno e sono contento di giocarli. Speriamo che l’Italia possa portare a casa più medaglie possibili”, dice Jannik Sinner all’incontro con la stampa a Roma.

Jannik Sinner: "Obiettivo? Andare a caccia in ogni torneo"

L’anno scorso Sinner aveva detto l’obiettivo era qualificarsi per le Finals. Missione compiuta. Per il 2024 "l'’obiettivo era giocare un po’ meglio i Grandi Slam. L’anno scorso ho fatto una buona semifinale a Wimbledon, ma ce ne sono altri tre. Il primo è andato bene (sorride) ma la stagione non è finita qui, anzi, è appena iniziata. In preparazione abbiamo lavorato tanto ma mi mancava la competizione. Il primo torneo che ho fatto è stato proprio l’Australian Open. Adesso l’obiettivo è quello di andare a caccia in ogni torneo. Ci saranno settimane buone e altre meno buone, ma la confidenza che ho guadagnato negli ultimi mesi è un bel vantaggio”.

Sinner, ‘social non mi piacciono perché non è quella la verità. Guardo serie tv’

“I social non mi piacciono perché non è quella la verità, vedi certe cose…”, sottolinea Jannik Sinner nell’incontro con la stampa a Roma. “Guardo serie Tv, sto guardando in Australia ‘Animal Kingdom, ma qui in Italia non si vede. Se leggo libri? Vado a momenti, ci sono momenti in cui leggo tanto e altri in cui leggo poco, mi porto sempre un libro dietro”, ha aggiunto il tennista italiano.

Sinner, 'contento di condividere queste emozioni, mi piace il calore della gente'

"Sono contento di condividere tante emozioni con tutti voi ma non c’è solo un torneo, ce ne sono tanti. Abbiamo tante possibilità di fare bene, ma anche di fare male. Dobbiamo essere pronti ma contenti di questa situazione, questo traguardo è importante per me e il mio team. Si sente il calore della gente, mi piace ma come ragazzo sono come due settimane fa, semplice e normale". Lo ha detto Jannik Sinner nell’incontro con la stampa a Roma dopo il successo agli Australian Open. "Sarà molto importante la programmazione, abbiamo fatto molto bene lo scorso anno, il fisico ora è abbastanza buono ma so che devo migliorare quella parte lì, la forza ma anche la resistenza. Tanto lavoro in palestra. Posso servire un po’ meglio, fare un po’ tutto meglio ma lavorato bene sullo step mentale che abbiamo fatto su come affrontare certe partite e certi momenti ma c’è ancora lavoro da fare", ha aggiunto Sinner.

Sinner: “E’ un privilegio la pressione"

Come gestirai la pressione? “E’ un privilegio la pressione. Quando le cose vanno bene hai sempre voglia di qualcosa in più. Io e il mio team stiamo lavorando per raggiungere obiettivi e sogni. Il mio sogno è sempre stato vincere uno Slam - spiega Jannik Sinner - Adesso so come ci sente e stiamo lavorando per avere di nuovo questa sensazione. La cosa più bella per me è andare di nuovo in campo e lavorare di nuovo. Alla fine è proprio questo che mi ha portato ad avere successo. Proviamo a fare un passo in avanti, forse adesso l’obiettivo è fare un passo in avanti in classifica. Il futuro è difficile da prevedere”.

Sinner, ‘Una qualità? Il tanto lavoro, non ci sono segreti’

“Una mia qualità? Forse è tutto lavoro, non ci sono segreti che uno riesca ad arrivare ad un bel traguardo. Il segreto forse è lavorare più degli altri, io conosco solo me stesso, di quanto uno è professionale, anche questa è una qualità, mi sveglio al mattino e la prima cosa che penso è che oggi mi devo allenare, non c’è un segreto dietro”, spiega Jannik Sinner nell’incontro con la stampa a Roma dopo il successo agli Australian Open. “Qualcosa che mi fa paura? Nella mia testa è sempre una partita di tennis, è quello che mi piace fare, sto andando in campo tranquillo, con la voglia di vincere, se il mio avversario è più bravo gli stringo la mano. Non ho paura, ci saranno dei momenti più difficili da gestire ma non ho paura”, ha aggiunto il tennista italiano numero 4 del ranking Atp.

Leggi anche - Evviva Sinner, italiano poco italiano (e meno male!)

Sinner: I miei genitori sono speciali"

Jannik Sinner sui suoi genitori: “Sono speciali. Quando tornavo a casa da scuola andavo a sciare, perchè loro erano al lavoro, poi alla sera li trovavo. Se non andavo a sciare, giocavo a tennis o a calcio, quindi non è che ho passato troppo tempo con loro. Ma mi hanno trasmesso l’etica del lavoro. Loro lavorano sempre e questo è quello che mi piace di loro. Non sono cambiati per nulla, come me, che sono lo stesso di quando ero un ragazzino. Spero di poter tornare a casa per qualche periodo più esteso quest’anno”.

Sinner e la sliding doors: quando scelte il tennis anzicheé lo sci

Fuoriclasse nel tennis, ma giovane Jannik Sinner era anche un talento nello sci. Il tenista italiano spiega quando scelse di diventare tennista professionista: “Ero molto forte nello sci. Ma ci sono state due stagioni in cui sono andate così così, perchè gareggiavo contro quelli più grandi e facevo fatica. Ho sempre fatto slalom e gigante, ho provato anche la discesa libera ma pesavo troppo poco per competere. Ho sempre continuato a giocare a tennis, due-tre volte la settimana e qualche torneo. Alla fine ho detto: nello sci se fai un errore sei fuori, è pericoloso e ti devi svegliare la mattina presto per andare a prendere -20 gradi di freddo. Quindi il tennis era più comodo… Alla fine è stata la scelta giusta, ma non tanto per il successo che ho avuto, ma perchè mi ha aiutato a crescere in fretta, perchè sono andato via di casa quando ero piccolo, e sono cresciuto in fretta per poter essere indipendente”.

Sinner: "Portare più gente possibile a giocare a tennis è la cosa più importante che stiamo facendo"

Si dice che dopo i successi dei giocatori principali aumenta la voglia di tennis tra la gente. Ti fa piacere?Jannik Sinner spiega: “Questa è la cosa più importante, portare quanta più gente possibile a giocare a tennis. E’ uno sport che puoi giocare a qualsiasi età, è uno sport sano dove c’è competizione ma non contatto. Ti serve solo una racchetta e una pallina. Credo che il passo di portare più gente possibile a giocare a tennis è la cosa più importante che stiamo facendo. Non ci dimentichiamo che Fognini ha vinto Montecarlo, dopo è arrivato Berrettini, ora ci sono io. Tutti noi stiamo facendo qualcosa per il futuro del tennis italiano. Speriamo che ci siano tanti giovani che vedendo noi siano spinti a giocare a tennis, è l’obiettivo più grande”.

Jannik Sinner: "Berrettini mi ha scritto un bellissimo messaggio. Complimenti da tutta la squadra di Davis"

Dopo la Coppa Davis hai fatto una dedica a Berrettini. Vi siete sentiti? “Mi ha scritto un bellissimo messaggio. Lui è un giocatore veramente forte. Io spero di vederlo il prima possibile. So che adesso ha avuto una wild card in un torneo, speriamo di vederlo in forma. Manca nel circuito. Tutta la squadra della Davis mi ha fatto i complimenti, abbiamo anche un ottimo doppio con Vavassori-Bolelli che per noi sarà fondamentale. Matteo è un altro che mi ha aiutato e gli sono grato. Se lui mi dovesse chiedere qualcosa, come è già successo, sarò felice di aiutarlo perchè tengo molto a lui”.

Jannik Sinner: "Alberto Tomba è una leggenda. Speriamo di andare a sciare insieme"

Alberto Tomba ha detto che sembri un Clark Kent che quando va in campo diventi Superman... “Ci sentiamo qualche volta, è un grandissimo, una leggenda. Quello che ha fatto è stato incredibile. Già il fatto di essere in contatto con lui mi emoziona. Speriamo di andare a sciare insieme, sarebbe molto speciale. Gli avevo chiesto se poteva venire a Natale ma doveva stare con la famiglia, speriamo che si riesca farlo”.

Leggi anche -  Jannik Sinner mania post Australian Open: brindisi col cocktail We are Sinners