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Super Bowl, dal trionfo di Kansas al pancione di Rihanna. E lo spot su Gesù
Battuti i Philadelphia Eagles 38-35 dopo una partita emozionante e in parità sino a 11 secondi dalla fine
Super Bowl, la rimonta di Kansas City. Patrick Mahomes nella storia
Il Super Bowl, l'evento dell'anno dello sport e non solo degli Usa, anche in questa 57ma edizione non ha tradito le attese. Il trofeo va ai Kansas City Chiefs, che battono i Philadelphia Eagles 38-35 dopo una partita emozionante e in parità sino a 11 secondi dalla fine, quando un calcio piazzato ha assicurato la vittoria alla squadra di Patrick Mahomes, primo quarterback afroamericano a vincere in questo ruolo e a vincere due volte la finalissima del football americano. Il quarterback dei Kansas City Chiefs, Jalen Hurts, ha infranto il record del numero di iarde corse da un giocatore col suo ruolo in un Super Bowl: 65, contro le 64 di Steve McNair, che deteneva il primato da 23 anni. Tra i protagonisti non sportivi c'è stata anche Rihanna incinta. La cantante di Diamonds ha invaso il Super Bowl con una performance esplosiva al termine della quale i suoi rappresentanti hanno confermato ai media la sua evidente seconda gravidanza.
La 'prima pancia' di Rihanna era stata in bella mostra su Vogue. Stavolta, in vista dei 13 minuti dell'half time, in una tuta rosso su rosso, la cantante aveva detto che l'esser diventata mamma di un bimbo adesso di nove mesi l'aveva incoraggiata a tornare sul palco. E' stata anche l'edizione del chiacchierato spot su Gesù. "Qualsiasi cosa stai affrontando - dice la pubblicità - Gesù l’ha già affrontato”. In realtà per molti americani questo ‘claim’ non è una novità assoluta, perché questo tipo di messaggio sta circolando, in varie forme, da mesi in prima serata nei maggiori network americani e fa parte di una campagna da cento milioni di dollari, finanziata da anonimi donatori.