Tennis, squalifica ridotta alla Sharapova. Roma la aspetta
Il caso Sharapova era esploso il 7 marzo, con la conferenza stampa convocata dalla tennista a Los Angeles
"E' uno dei giorni piu' felici della mia vita. Tornero' presto, ad aprile. Non vedo l'ora!". I nove mesi di sconto sulla squalifica per assunzione di meldonium fanno tornare il sorriso a Maria Sharapova che si affretta a comunicare sui social la buona notizia ai suoi tifosi, timorosi di non vederla piu' sui campi da tennis. Il Tribunale arbitrale dello sport (Tas) di Losanna ha accolto in parte il ricorso della campionessa russa, risultata positiva ad un controllo antidoping eseguito lo scorso gennaio agli Australian Open e a giugno squalificata dall'Itf fino al gennaio 2018.
Lo sconto le consentira' di tornare per i principali slam della prossima stagione, cominciando da Parigi, magari iniziando il riscaldamento agli Internazionali Bnl di Roma del 15 maggio. Il caso Sharapova era esploso il 7 marzo, con la conferenza stampa convocata dalla tennista a Los Angeles. Lei stessa aveva dato la notizia della propria positivita' dopo un controllo eseguito a Melbourne: "Sono 10 anni che prendo il meldonium contro il diabete - aveva ammesso -, ma quella sostanza da poco e' tra quelle proibite dalla Wada".Nato per curare l'angina e prevenire l'infarto, il Meldonium e' anche un modulatore del metabolismo, in grado di aumentare la resistenza alla fatica ed accelerare i tempi di recupero.
E' inoltre considerato un "coprente" per l'Epo. Il tribunale della Itf aveva precisato che la violazione delle regole antidoping da parte della Sharapova "non e' stata intenzionale in quanto non si e' resa conto che il farmaco contenesse una sostanza proibita da gennaio 2016. Se pero' non ne avesse nascosto l'uso, avrebbe evitato la sanzione". "Ho commesso un grosso errore. Non voglio chiudere cosi' la mia carriera, spero che mi sia data una possibilita'". Il suo desiderio e' stato accolto, anche se ha perso tutta la stagione, l'agognata partecipazione a Rio e anche introiti milionari. Da anni la sportiva piu' pagata al mondo - incassava una media di 30 milioni di dollari l'anno -, la russa ha perso i premi dei tornei e i principali sponsor le hanno voltato le spalle. Non per questo si e' persa d'animo, occupandosi dei tanti suoi interessi imprenditoriali ma anche effettuando uno stage presso l'Nba. Il futuro per lei sarebbe stato comunque roseo, ma con una racchetta in mano e' tutta un'altra cosa.