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Udienza a Roma per gli atleti vincitori di medaglie ai mondiali di Gwangju

Vito Piepoli

Benedetta Pilato è stata in udienza a Roma dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme a una rappresentanza delle atlete e degli atleti vincitori di medaglie ai recenti Campionati del Mondo di Nuoto a Gwangju 2019.

Il presidente della Repubblica ha cercato di seguire quante più gare possibili, “le tre d'oro, qualcuna d’argento, mi è sfuggita quella di Benedetta Pilato. Vedo che i capelli sono tornati dello stesso colore”, è la battuta che ha riservato alla giovane azzurra.

Ricordiamo che Benedetta Pilato è la nuova stella del nuoto italiano, o meglio la stellina, giovanissima di appena 14 anni. Nei 50 rana ha vinto la medaglia d’argento a Gwangju, dietro la campionessa statunitense Lilly King, che l’ha preceduta di un soffio di soli 16 centesimi di secondo. L’aveva battuta nelle semifinali realizzando il record italiano dei 50 rana con 29”98, mentre la statunitense aveva chiuso con 30”18. A questa medaglia d’argento ha poi successivamente aggiunto la medaglia d’oro ai Mondiali di nuoto juniores a Budapest.

pilato
 

La squadra azzurra è stata accompagnata dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e dal Presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli. Sono stati presenti gli atleti che hanno raccolto medaglie di Nuoto, Pallanuoto, Nuoto di Fondo e Nuoto Sincronizzato con i rispettivi Direttori Tecnici.

“Le chiedo di proteggere il nostro mondo perché lo sport in Italia, che può migliorare, funziona e continua a far crescere nel segno del sacrificio e del fair play”. Lo ha detto Federica Pellegrini, per l’occasione, rivolgendosi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Federica Pellegrini, ha poi ricordato che è “un dovere far capire alle nuove generazioni che fare sport insegna a rispettare valori importanti nella vita. In 16 anni e 4 Olimpiadi, che spero diventino 5, ho affrontato tanti sacrifici che sono il tratto comune di noi atleti. Lo sport è un modo molto appassionato e concreto di vivere l’adolescenza e la gioventù”.

“Lo sport indica ai giovani i valori autentici della vita, di impegno, di misurarsi con se stessi, di sacrificio. Voi trasmettete questo messaggio importante e la vostra Federazione è un esempio in questa direzione. Fate comprendere che lo scopo finale, accanto ai successi, è convincere sempre di più i giovani a impegnarsi” ha riferito il Presidente della Repubblica.

Successivamente ha sottolineato come la Federnuoto possa annoverare un ampio bacino di praticanti “da cui si attinge per far emergere le eccellenze, ma è anche il punto finale e di ricaduta in cui si riflettono i successi, spronando i ragazzi a impegnarsi nello sport. Tutto questo è merito vostro - ha aggiunto rivolgendosi agli azzurri - e accresce il valore delle medaglie e dei vostri successi”. E tornando ai Mondiali di Gwangju, ha ricordato come sia stato un evento che “ha coinvolto tanti nostri concittadini, in tanti vi hanno seguito con partecipazione, coinvolgimento e affetto e io ero fra questi”. Della finale della pallanuoto ha visto solo “terzo e quarto tempo, immaginavo di trovare una gara sul filo di lana e invece ho visto che avevamo tre gol di vantaggio e mi sono rasserenato”.

“Federica Pellegrini - ha proseguito - ci ha abituato a rimonte di successo ma l'andamento di quest'ultima e' stato particolarmente emozionante", poi i complimenti per Paltrinieri, per Quadarella, per Campagna e a tutta una Federnuoto che è "una raccolta di capacità, di eccellenze sportive”. “Quindici medaglie - ha detto ancora Sergio Mattarella - sono un patrimonio importante. Davanti a voi sono arrivate soltanto nazioni che sono dei continenti. Avete fatto risuonare spesso l’inno di Mameli e avete dimostrato l’orgoglio di aver misurato ed espresso al meglio le capacità di cui disponete”.