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A 500 anni dalla morte, la Francia celebra Leonardo, genio del Rinascimento

Eduardo Cagnazzi

Un viaggio di un anno con oltre settecento eventi indietro nel tempo nei luoghi dove il Maestro visse. La sua influenza sul nuovo umanesimo e la tecnologia

Nato nel 1452 ad Anchiano di Vinci, nel Casentino, Leonardo ha già 64 anni quando decide di lasciare il suo studio nel Palazzo del Vaticano a Roma e accettare l’invito di Francesco I, figlio di Carlo di Valois-Angoulieme e di Luisa di Savoia, a trasferirsi alla corte reale ad Amboise nella Loira, il castello preferito del re per la sua architettura raffinata e sontuosa, di gusto italiano. Chiamato da Francesco I come “primo pittore, ingegnere e architetto del re”, Leonardo porta con sé nella nuova avventura la Gioconda, il San Giovai Battista e la Santa Anna, oltre a taccuini e manoscritti. Vi resterà fino alla sua morte nel  1519. A cinquecento anni dalla sua morte, la Francia lo celebra con un viaggio lungo un anno indietro nel tempo, oltre settecento eventi con soggiorni a tema (vivadavinci2019.fr) che spaziano in tutti i settori, dalla pittura alla tecnologia. “Un percorso che rappresenta un profondo legame tra l’Italia e la Francia: l’anima di Leonardo è un po’ ovunque in Italia e nella Valle della Loira ha segnato l’inizio di quel movimento d’arte e cultura che è il nostro Rinascimento, fortemente segnato dall’influenza italiana”, dice Frédéric Meyer, direttore Atout France per l’Italia e la Grecia e coordinatore Europa del Sud. Un percorso storico sulle orme del genio, quello dedicato al Maestro, che abbraccia tutti i passaggi della sua vita, la ricerca, la creatività, l’ingegneria, i saperi fino all’innovazione con visite che vedono protagonisti i castelli che gli furono cari fino ai musei e i teatri: non solo Amboise, la sua dimora, ma anche Chambord dove Leonardo volle  progettare lo scalone principale a doppia elica, Clos Lucé dove il “genio” universale si spense. Il luogo che ricostruisce gli anni trascorsi in terra francese: gli atelier, il suo studio, la biblioteca, il parco realizzato nello spirito delle sue opere, come il piroscafo a pale o l’attraversamento su un ponte girevole. Gli eventi che celebrano Leonardo non si fermano però ai castelli. A Bourges, Tours ed Orléans, dove a settembre si svolgerà anche il Festival della Loira, è in programma uno spettacolo digitale itinerante sui 500 anni del Rinascimento (15 agosto-15 settembre). Ed a Leonardo è dedicato il 62° Convegno internazionale di Studi umanistici del Centro d’Etudes superieures de la Renaissance di Tours che spazierà dalla meccanica alla medicina, dall’architettura al biobimetismo. E poi una serie di eventi all’insegna del sapere leonardesco, viaggi virtuali con l’impiego della tecnologia digitale che rilevano il mondo creativo del Maestro toscano, il modo in cui ha concepito le sue invenzioni. Una celebrazione che avrà il suo “cuore” a Tours, patrimonio Unesco, culla del Rinascimento francese. E’ qui e il nuovo umanesimo si è espresso in modo particolarmente creativo in architettura, tra chiese, castelli e palazzi. Ed è qui che si svolgeranno il Gran Ballo rinascimentale, visite del patrimonio storico, una nuova scenografia di Luci e Suoni, giochi culturali ed artistici sulle rive della Loira, crociere lungo il fiume Cher tra boschi e vigneti e scoprire da vicino il meccanismo dell’ingegnoso sistema di dighe pensate da Leonardo. Quella che è ormai considerata la città della ricerca e dell’innovazione vivrà tutto l’anno l’eredità rinascimentale del Maestro.