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Saint-Martin-de-Belleville: il cuore segreto delle Alpi Savoiarde

Un villaggio da fiaba nel comprensorio de Les Trois Vallées: sci, buon cibo, wellness e tradizioni locali

di Chiara Giacobelli

Nascosto tra le cime maestose delle Alpi francesi, nel dipartimento della Savoia, Saint-Martin-de-Belleville si presenta come un gioiello discreto incastonato a 1.450 metri di altitudine. Parte integrante della regione Auvergne-Rhône-Alpes, questo borgo alpino è una delle perle autentiche della Vallée des Belleville, nel cuore del comprensorio sciistico Les Trois Vallées, il più grande al mondo. Nonostante la sua fama crescente, Saint-Martin conserva l’anima di un villaggio di montagna, dove il tempo sembra rallentare, lasciando spazio a un’armonia sospesa tra tradizione e modernità.

Le origini di Saint-Martin-de-Belleville affondano le radici nel Medioevo, quando il villaggio era un semplice insediamento agricolo dedito principalmente alla pastorizia e alla coltivazione. Le sue prime menzioni storiche risalgono all’XI secolo, periodo in cui si consolidarono alcune strutture religiose e comunitarie. Il nome stesso del villaggio evoca l’idea di un luogo consacrato e sereno: “Saint Martin” come richiamo al vescovo di Tours, simbolo di carità e protezione, e “Belleville”, ovvero “bella città”, a sottolineare la grazia naturale del paesaggio.

Fu solo negli anni Ottanta del Novecento – a gennaio 2025 è stato festeggiato il 40esimo anniversario del complesso – che il piccolo borgo si aprì al turismo invernale, pur conservando una vocazione intima e lontana dalle logiche del turismo di massa.
A differenza di località più commerciali, Saint-Martin ha scelto una crescita controllata, preservando la tipica architettura in pietra e legno; le stalle e le antiche abitazioni sono state ristrutturate per essere trasformate in chalet di charme, mentre tutto attorno i vicoli tortuosi disegnano un abitato armonioso, perfettamente integrato nell’ambiente circostante.

Crediti: Vincent Lottenberg

Chi si trova a raggiungere per la prima volta questa destinazione francese resterà incantato dalla sua sobria eleganza. Lontano dall’artificialità delle stazioni sciistiche moderne, il paese conserva l’identità di un vero borgo savoiardo: le facciate in pietra locale, i tetti spioventi coperti di lose, i balconi fioriti d’estate e i camini fumanti d’inverno creano un’atmosfera intima e calorosa.
Per tutti questi motivi è la meta prediletta da un turismo raffinato, esigente, alla ricerca di discrezione e autenticità; la clientela è prevalentemente internazionale, con una forte presenza britannica e nord-europea, attratta dalla qualità dell’offerta e dalla tranquillità del luogo.

Crediti: Ilaria Traditi

Saint-Martin-de-Belleville è una delle porte d’accesso privilegiate al comprensorio de Les Trois Vallées, un colosso dello sci che abbraccia località iconiche come Courchevel, Méribel, Les Menuires e Val Thorens. Con i suoi oltre 600 chilometri di piste interconnesse, rappresenta la meta perfetta per gli appassionati degli sport invernali; da dicembre ad aprile il dominio sciabile è un susseguirsi di emozioni: piste per ogni livello, impianti di risalita modernissimi, snowpark, aree freeride, scuole di sci e numerosi rifugi dove assaporare la cucina alpina.

La stazione di Saint-Martin è collegata direttamente al cuore del comprensorio tramite la cabinovia Saint-Martin 1, che in pochi minuti conduce ai pendii più alti, offrendo panorami impareggiabili su vette innevate e vallate immacolate. Inoltre la qualità della neve, favorita dall’altitudine e dall’esposizione, è garantita per tutta la stagione grazie anche a un efficiente sistema di innevamento programmato.

Oltre alle sue meraviglie naturali e sportive, Saint-Martin-de-Belleville custodisce un ricco patrimonio culturale. Il punto focale è la Chiesa di Notre-Dame-de-la-Vie, situata poco fuori dal centro, su un promontorio panoramico: edificata nel XVII secolo in stile barocco savoiardo, sorge sul sito di un antico luogo di culto medievale. La chiesa è celebre per il suo campanile slanciato e per l’interno finemente decorato con affreschi e dorature. Ogni anno, a metà agosto, si celebra la Festa della Madonna della Vita, una ricorrenza che unisce religiosità popolare e tradizioni montane, con processioni, concerti e mercatini artigianali.

Il patrimonio religioso del paese comprende anche la Cappella di Saint-Marc, risalente al XVIII secolo, immersa nei pascoli d’altura, e la Cappella di Saint-Bernard-de-Menthon, protettore degli alpinisti, situata nel borgo di Villarenger. Entrambe testimoniano la profonda devozione delle comunità alpine e offrono preziose testimonianze artistiche, come retabli lignei e decorazioni votive.
Se dall’esterno non lascia trasparire nulla della sua magnificenza, è invece meravigliosa all’interno la Chiesa di Saint-Martin-de-Belleville, in pieno centro storico: ricostruita e ampliata tra il 1650 e il 1750, è una struttura tipica delle chiese della Tarentaise e mostra il suo splendore barocco dietro una sobria facciata. Bisogna quindi aprire la porta per ammirarne tutte le ricchezze.

Il Museo della Vallée, ospitato in un’antica fattoria ristrutturata, racconta la vita quotidiana dei montanari attraverso oggetti d’uso, attrezzi agricoli e costumi tradizionali. Una sezione è dedicata alla transumanza e all’evoluzione delle attività rurali, oggi reinterpretate in chiave turistica e sostenibile.
Tra gli eventi più rilevanti figurano il Festival della Musica Barocca, che si tiene ogni estate tra le chiese storiche della valle, il Craft Beer Festival, le tradizionali celebrazioni per Ferragosto, la Festa Musicale di Savoia e il Marché de Noël, quando il villaggio si trasforma in un mondo fatato tra luci soffuse, bancarelle di prodotti locali e cori alpini. Altri appuntamenti molto attesi nella stagione invernale sono i pop-bars a tema e la discesa dei maestri di sci illuminata dalle torce.

Di recente è stata inoltre inaugurata La Belle Vie, una spa di nuova generazione che rappresenta un’oasi di relax e rigenerazione con vista sulle montagne e su Saint Martin. Pensata per un pubblico eterogeneo, la struttura si estende su oltre 800 metri quadrati e combina materiali naturali, design contemporaneo, tecnologia all’avanguardia.
Il percorso benessere comprende una piscina interna panoramica, una sauna finlandese, un bagno turco aromatico, una doccia emozionale, vasche idromassaggio e un’area relax con tisane alle erbe alpine e caminetto. Particolarmente apprezzata è la sala del silenzio, un ambiente minimalista in pietra e legno dove il tempo si sospende tra luci soffuse e suoni naturali.

Crediti: Vincent Lottenberg

La spa offre inoltre trattamenti esclusivi firmati da marchi francesi di alta cosmesi bio, oltre a massaggi personalizzati, rituali orientali e programmi detox su misura.
La Belle Vie incarna la nuova frontiera dell’ospitalità savoiarda: un luogo dove corpo e spirito trovano equilibrio, mentre il lusso si declina in forma di benessere essenziale e armonia con la natura circostante.

Crediti: Vincent Lottenberg

Infine, qualche suggerimento su dove mangiare e dove soggiornare. Uno dei ristoranti più apprezzati del paese è Le Montagnard, che gode di un’ampia terrazza in legno con vista sulle casette in pietra, i campanili e le alte montagne. Il menù si basa su ingredienti freschi e locali, dando vita a una cucina saporita che è stata insignita del prestigioso Table Gourmande nella guida Gault & Millau 2024, oltre ad essere già stata segnalata in passato nella Guida Michelin e ne Le Routard.


 

Tra gli alberghi più belli e raffinati della zona vi è invece il Lodji Hotel, un quattro stelle con un accogliente e ottimo ristorante all’interno, ricco buffet per la colazione, suite e camere dalla posizione eccellente con anche la possibilità di una Jacuzzi personale in terrazza, spa interna ed esterna dotata di ampie vasche riscaldate a due passi dalle cime innevate, oltre a una boutique a tema. La grande terrazza esterna consente momenti di vero rilassamento soprattutto d’estate, mentre d’inverno basta fare pochi passi per ritrovarsi direttamente sulle piste.

Saint-Martin-de-Belleville rappresenta al meglio un modo di vivere la montagna con rispetto, gusto e profondità. È un rifugio per chi cerca la bellezza autentica, il silenzio dei boschi, l’eco della storia e il calore di una comunità ancora legata alle sue radici; una perla rara, che brilla lontano dai riflettori.

Crediti: Vincent Lottenberg