Viaggi
Turismo/ Intesa Sanpaolo e lastminute.com insieme per lanciare l'Italia
Di Eduardo Cagnazzi
Il turismo è la nuova frontiera del business di Intesa Sanpaolo. Dopo l'ingresso nel mercato immobiliare, il gruppo bancario entra a far parte del settore dei viaggi e delle vacanze con il programma Destination Italia. Vi entra in partnership con lastminute.com group, tra i primi player a livello mondiale del turismo online e del tempo libero. Obiettivo della partnership è incentivare e sviluppare la presenza e lo spending dei visitatori esteri in Italia. Destination Italia punta a generare, infatti, direttamente e indirettamente, fino a 10 milioni di nuovi arrivi internazionali. La nuova start-up opererà online e offline anche tramite piattaforme B2B e B2C e valorizzerà il "prodotto Italia" concentrandosi in particolare su due elementi in grado di trainare l'offerta complessiva: esclusività ed integrazione dell'offerta e innovazione del servizio.
La business idea è chiara: fare di Destination Italia un "polo" leader del turismo incoming, non solo aggregando l'offerta turistica italiana, oggi molto frammentata ed in posizione talvolta subalterna rispetto agli operatori stranieri, ma promuovendola e commercializzandola sui mercati esteri sia direttamente verso i viaggiatori, che indirettamente attraverso operatori esteri come tour operator, agenzie e partner di sistema. Allo stesso modo, intende valorizzare all'estero gli asset chiave del "sistema Paese", come appunto il turismo, l'enogastronomia, la moda, moltiplicando le opportunità di viaggio e sviluppando il flusso e lo spending dei visitatori stranieri in Italia. Oggi il tasso di crescita degli arrivi internazionali è inferiore a quello dei diretti competitor mondiali, incentivandolo i nuovi flussi dall'estero potrebbero raggiungere circa 10 milioni di arrivi addizionali. In ambito ricettivo, inoltre, l'iniziativa potrà generare nuovo business in termini di maggior fatturato e redditività, anche grazie al reinvestimento nel settore di parte del fatturato generato. Nei fatti, Destination Italia offrirà anche un'alternativa italiana all'attuale tendenza, soprattutto online, alla concentrazione dei canali di acquisizione da parte degli operatori internazionali. Il progetto vuole infatti sfruttare strategicamente tutta quella componente del patrimonio turistico italiano costituita dalla grande varietà dei territori e dall'enorme numero di attrazioni, che rendono l'Italia una destinazione unica: città d'arte, siti archeologici, musei, destinazioni marine e montane, laghi e colline, passando per i borghi per arrivare alla gastronomia, ai vini e al fashion shopping. La continuità delle presenze sarà invece garantita promuovendo da un lato la destagionalizzazione e dall'altro la valorizzazione delle destinazioni oggi ancora di nicchia, capaci però di offrire un alto valore ai turisti.
La nuova società conterà su un investimento iniziale in equity di 6 milioni di euro, nella fase di avvio sarà controllata da lastminute.com group, con una quota del 57%, e partecipata da Intesa Sanpaolo al 38% e da Marco Ficarra con il 5%. L'operazione prevede un'apertura del capitale a eventuali nuovi soci, ad esempio player industriali e del settore, italiani e stranieri, e partner di sistema capaci di contribuire, ciascuno con le proprie competenze, allo sviluppo del progetto ed al compimento della missione di business. Dagli anni Novanta ad oggi, il turismo non residente è cresciuto progressivamente e ha compensato il calo registrato nello stesso periodo nel turismo residente, chiudendo il 2014 con una quota di poco inferiore al 50% delle presenze complessive (circa 378 milioni). Il trend positivo è proseguito anche nel 2015, come confermano i dati sulla spesa turistica dei viaggiatori stranieri, aumentata del 4,7% nei primi dieci mesi dell'anno, per un importo pari a 32,1 miliardi di euro.
Rispetto alla fase pre-crisi, il grado di internazionalizzazione delle presenze turistiche è in recupero (49,4% nel 2014, contro il 43,3% del 2008) in tutte le regioni e in corrispondenza di tutte le principali tipologie di località turistiche; l'incidenza delle presenze straniere negli esercizi ricettivi è particolarmente elevata nelle località lacuali (80,9%), collinari (62,4%) e nelle città d'arte (61,5%). Fattori di stimolo e di attrazione del turismo straniero continueranno a essere la crescita del Pil in buona parte del mondo e il cambio debole.