Borsa: Europa debole in avvio, greggio ancora giù
Avvio debole per le Borse europee, mentre continua a destare preoccupazione l'andamento del petrolio: il wti, contratto con scadenza a maggio, viaggia a 36,33 dollari al barile, in ribasso dell'1,25% (dopo il -4% di venerdi' scorso). Del resto un accordo sulla produzione tra i Paesi Opec sembra poco probabile e anche l'Arabia Saudita ha indicato che non congelera' la propria produzione del greggio se anche gli altri Paesi, compreso l'Iran, non faranno altrettanto. Milano cede lo 0,65%, Parigi lo 0,68% e Francoforte lo 0,35%. Londra ha avviato le contrattazioni sulla parita'. A Piazza Affari le azioni del Banco Popolare salgono dell'1,47%, dopo il via libera del cda all'aumento di capitale da un miliardo. Operazione propedeutica alla fusione con Bpm (inv). Sono deboli le altre azioni delle banche. Eni cede lo 0,47% nel giorno in cui i vertici della societa' incontrano la comunita' finanziaria per spiegare le strategie del gruppo. A2a sale dello 0,5%. Intanto l'euro/dollaro si attesta a 1,1375 (1,1368 venerdi'). Vale inoltre 126,75, mentre il dollaro-yen si attesta a 111,44.