Finanza
Il decreto Patent Box
Il decreto “Patent Box”, introdotto nella legge di stabilità, è un pacchetto di agevolazioni fiscali molto interessante per le aziende di software e servizi IT (ma non solo) che premia le imprese che svolgono attività che accrescono il valore di un bene immateriale.
Attenzione: la prima scadenza per poterne fruire già ora è il 31.12.2015.
La tassazione agevolata dei redditi riguarda l'utilizzo di opere dell'ingegno, di brevetti industriali, marchi, disegni e modelli, processi e formule nel campo industriale, commerciale o scientifico. In particolare è interessante l’aspetto che riguarda l’utilizzo (diretto o indiretto, come nel caso delle licenze d’uso) o la cessione di software protetto da copyright.
Il decreto di attuazione stabilisce l’ambito di applicazione delle misure, i soggetti beneficiari, fissa i criteri per la determinazione del reddito agevolabile e le modalità per l’opzione del regime fiscale agevolato che dura cinque anni ed è rinnovabile.
Il decreto, registrato alla Corte dei Conti in data 23 settembre 2015, determina l’ambito applicativo e i criteri di calcolo dell’agevolazione. Possono optare per il regime opzionale, a condizione che esercitino le attività di ricerca e sviluppo di cui all’articolo 8, tutti i soggetti titolari di reddito di impresa, salvo alcune precisazioni reperibili facilmente ad esempio sul sito del “Quotidiano della PA”. E’ comunque sempre in vigore anche il decreto che rende operativo il credito d’imposta sulle spese in ricerca e sviluppo (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 luglio 2015).
Con il Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 10.11.2015 (Prot. n. 144042) sono state rese note le modalità per l’esercizio dell’opzione per il Patent Box per i primi due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2014 (2015 e 2016).
L’esercizio dell’opzione per il Patent Box (D.M. 30.07.2015) prevede che una volta esercitato sia efficace per cinque periodi d’imposta, durante i quali è irrevocabile. Al termine del periodo l’opzione è rinnovabile.
La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 36/E/2015 del 01-12-2015 ha chiarito la disciplina delle operazioni straordinarie nell’ambito del Patent box: la realizzazione di un’operazione di fusione, scissione o conferimento d’azienda potrebbe consentire di evitare l’obbligo del ruling con il passaggio da un utilizzo diretto a uno sfruttamento indiretto del bene immateriale, in piena neutralità fiscale, perché la circolare stessa chiarisce che se si svolge effettivamente un’attività di ricerca e sviluppo, ciascuna delle operazioni straordinarie richiamate non può ritenersi elusiva o abusiva pur se finalizzata a evitare il ruling obbligatorio. Infatti non emerge alcun vantaggio di natura fiscale.
Paolo Brambilla