L’efficacia del Sarbanes Oxley Act negli USA - Affaritaliani.it

Finanza

L’efficacia del Sarbanes Oxley Act negli USA

Fin dall'inizio del nuovo secolo ci sono stati diversi scandali aziendale, sia in Europa, sia negli Stati Uniti, che hanno portato a grandi perdite nei mercati, nazionalizzazione di banche e spesso anche alla loro scomparsa.

Questi scandali hanno causato gravi danni agli azionisti, ai dipendenti e ai creditori. Se non altro hanno però provato la necessità di migliorare norme e regolamenti sulla divulgazione di informazioni finanziarie accelerando così l'applicazione di una maggiore trasparenza in campo finanziario.

Sono state realizzate una serie di riforme che mirano a porre fine alla crisi di credibilità in cui è incappato il mondo dell’informazione finanziaria cercando di restaurare un po’ di fiducia nel grande pubblico.

Il sistema normativo si basa su due meccanismi

  • aspetti organizzativi interni delle fonti, relativi ad una attenta preparazione delle informazioni, la corretta revisione interna e il processo di approvazione di bilancio
  • il controllo esterno e il sistema applicativo istituzionale.

Alcuni degli scandali finanziari più importanti in Europa provenivano da gruppi di imprese, dalle società controllanti che premevano sulle loro società partecipate, da singole aziende nazionali e internazionali, appartenenti ai più diversi settori economici, ma con un denominatore comune: il malcostume finanziario.

Nel 2002, di fronte a questi scandali, subito dopo il grande scandalo WorldCom, gli Stati Uniti hanno reagito passando la normativa Sarbanes-Oxley Act (SOX), conosciuta anche con il nome di Public Company Accounting Reform and Investor Protection Act of 2002. Questo tipo di legislazione, focalizzata sul miglioramento della protezione riconosciuta agli azionisti attraverso una serie di misure restrittive che colpiscono i vari attori coinvolti nei mercati, rafforza il controllo sui Consigli di Amministrazione, sui dirigenti aziendali, sulle banche di investimento, sugli analisti finanziari, e soprattutto esercita un controllo più stretto sulle attività dei revisori e il loro regolamento.

L’informativa finanziaria prevista riguarda innanzitutto i prestiti ed i benefits che la società concede ad amministratori ed executive officiers, che devono essere preventivamente comunicati alla SEC, oltre al divieto di concedere prestiti ad amministratori e manager, sia in modo diretto sia in modo indiretto, attraverso società controllate e collegate con esclusione di mutui e finanziamenti per il credito al consumo.

Inoltre, al fine di ottenere una rappresentazione contabile completa, gli amministratori ed i manager sono tenuti a comunicare, fra l’altro, le off-balance sheet transactions (transazioni fuori bilancio), le loro proprietà azionarie superiori al 10% ed ogni cambiamento.

Il Sarbanes Oxley Act non pone l’accento solo sui controlli degli operatori interni alla società, ma prevede specifiche restrizioni anche per quanto riguarda eventuali conflitti di interesse degli analisti finanziari.

La legge SOX è diventata un riferimento mondiale, poiché è il punto di partenza per molti Paesi quando si tratta di modificare le proprie norme in materia, soprattutto nell’intento di proteggere gli investitori retail. A questo proposito, la Francia già nel 2003 approvava la legge sulla sicurezza finanziaria (LSF). Questo atto legislativo imponeva alle aziende di pubblicare la propria informativa finanziaria nel modo più trasparente, ottenendo spesso il risultato di evitare clamorosi casi di corruzione e pratiche contabili fraudolente. Una delle misure previste in questo intervento era l'obbligo per le società quotate di presentare un duplice audit esterno (co-auditorship).

Nel Regno Unito invece la normativa applicabile alle società quotate (il Bribery Act), promulgata nell'aprile 2010, era più flessibile e meno severa, perché si limitava a chiedere di mantenere, monitorare e descrivere il controllo interno, mentre semplicemente raccomandava in proposito la classica revisione annuale, senza pretendere però di pubblicarne i risultati. È semplicemente richiesto di fornire informazioni generali, il che significa che i soggetti devono riferire se si sia o non si sia effettuato il suddetto riesame, ma non come si è svolto né a che risultati ha portato.

E’ stata quindi disciplinata sia la corruzione nell’ambito della Pubblica Amministrazione, sia la corruzione privata, con abrogazione della precedente normativa, ma non si è portato a termine il lavoro imponendo la massima trasparenza alle società quotate. Con l’adozione di idonee misure, l’ente può infatti difendersi dimostrando che, nonostante la corruzione sia avvenuta, esistevano adeguate procedure volte ad impedire tali atti di corruzione.