Shanghai e Shenzen sospese, Wall Street contagiata dal caos internazionale
Dopo l’ennesima chiusura negativa di questa settimana, le aspettative per le borse USA non sono di certo tra le migliori, complici le tensioni internazionali e la paura per il forte rallentamento della crescita cinese. L’apertura delle contrattazioni a Wall Street conferma questi timori, seppur in leggero miglioramento rispetto ai dati di ieri. A pochi minuti dall’avvio il Nasdaq perde il 2%, il Dow Jones l’1,7% e l’S&P 500 l’1,5%.
I listini europei sono ancora affossati dalla sospensione automatica delle borse di Shanghai e Shenzen, dopo un altro crollo del 7%. Rispetto all’avvio migliorano tutte le piazze grazie ad una maggiore fiducia nell’area euro. La moneta unica sale a 1,0868 dollari (+1,17%). Il petrolio recupera ma rimane comunque negativo (-2,4%), mentre l’oro conferma il suo trend positivo (+1%).
Nel primo pomeriggio Piazza Affari continua ma con fatica, cercando di stabilizzarsi dopo una partenza decisamente negativa. I bancari cedono più terreno rispetto alle altre società a maggiore capitalizzazione. Ad Unicredit (-4,49%) ed Intesa (-3,25), si uniscono Eni (-3,11% e FCA (-3,85%).