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Ad Aversa si gira "Gramigna", film anticamorra

In Aversa (Caserta), dal 9 novembre, Sebastiano Rizzo sta girando un film contro la camorra. Il titolo (probabilmente) sarà "Gramigna" ed è tratto dall'omonimo libro-verità (sottotitolato: "Vita di un ragazzo in fuga dalla camorra") di Michele Cucuzza e Luigi Di Cicco. Sceneggiatura di Rizzo e di Camilla Cuparo. E' prodotto dall'aversana "KlanMovie Production", con il sostegno dell' "Unicef Italia" e di istituzioni campane. Narrerà le vicende di un ragazzo di Lusciano (Caserta), Luigi (figlio di Diego, uno dei più potenti boss della malavita campana), costretto a fare i conti, costantemente, con una realtà divisa tra bene e male; conteso tra tentatori (ricchi e persuasivi malavitosi) ed  "angeli custodi" (la madre Anna, Vittorio, l'amato allenatore di calcio, ed altri). Il boss, contrariamente a quanto potrebbe o dovrebbe avvenire, mise in guardia il figlio dai rischi del malaffare, dalla pericolosità di cedere alle provocazioni e lo spronò a studiare ed a lavorare, facendogli capire il valore della famiglia, della serenità e, soprattutto, della libertà. Il bolzanino Rizzo (dopo una considerevole carriera attoriale e di regista teatrale e di corti) è al secondo lungometraggio (dopo l'importante "Nomi e Cognomi" - con Enrico Lo Verso e Maria Grazia Cucinotta -, girato sempre nell'aversano, lo scorso anno) ed ha prescelto, tra gli altri: Gianluca Di Gennaro, Biagio Izzo, Teresa Saponangelo, Enrico Lo Verso e Ciro Petrone. Vi prende parte, altresì, il magistrato aversano Nicola Graziano (nel ruolo di un detenuto).

Il regista, così lo ha presentato: ""Gramigna" è un film di grande valore socio-culturale, nato con l'obiettivo di portarlo in tutte le scuole a scopo educativo e culturale. Un film che prende i giovani per mano e li guida, senza ipocrisia, senza filtri o menzogne, nelle tenebre del male - un male che rende l'esistenza stessa una galera -, indispensabile per farli poi riemergere nella luce di un riscatto possibile per tutti.Un riscatto che genera libertà e regala così possibilità di: osare, ribellarsi, cambiare, fare, sognare, in una terra dove spesso i sogni restano intrappolati nell'adolescenza e si tramutano poi in rabbia, disillusione e rassegnazione. Una frase storica e molto significativa di un film diretto dal maestro Francesco Rosi, diceva: "I personaggi e i fatti qui narrati sono immaginari è autentica, invece, la realtà sociale e ambientale che li produce". Il film era "Le mani sulla città", film d'impegno civile che, ancora oggi, è un capolavoro sociale, uno strumento atto a migliorare il nostro approccio "alla vita e alla nostra terra". "Gramigna" invece, è la testimonianza di una realtà tangibile, perchè si può osare per cambiare e vincere il male". Le riprese sono cominciate nell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario (in dismissione), termineranno il mese prossimo. Vi è molto entusiasmo nel cast, nella produzione come nella città normanna e si spera che abbia il successo (nazionale ed internazionale) di "Gomorra".
                                                                                             
Carlo Infante