Affari Europei
Balcani sempre più lontani dall'Ue. La minaccia? Trump, non la Russia
I paesi dei Balcani si allontanano dall'Ue e abbracciano il populismo. La minaccia non è la Russia ma il trumpismo
IL POPULISMO DILAGA NEI BALCANI. LA "MINACCIA" TRUMP
Una nuova e letale minaccia si addensa sui Balcani: il trumpismo. Già, altro che Russia. I neo populismi nella regione balcanica stanno fiorendo sull'esempio del presidente degli Stati Uniti e i paesi che una volta dovevano entrare nell'Unione europea vi si stanno in realtà inesorabilmente allontanando.
UE PREOCCUPATA PER LA DE-EUROPEIZZAZIONE DEI BALCANI
La ri-balcanizzazione e la de-europeizzazione delle politiche dei paesi balcanici si sta mettendo velocemente al centro dell'agenda di Bruxelles. L'Ue è infatti molto preoccupata dal dilagare dei populismi in paesi strategici perché sono la porta verso l'Est.
L'INFLUENZA DELLA RUSSIA NEI PAESI BALCANICI
Nonostante le crescenti rivelazioni sulla ingerenza russa in paesi come la Macedonia, la Bosnia e il Montenegro, così come il supporto diplomatico internazionale del Cremlino a Belgrado nella sua campagna per convincere il mondo che il Kosovo è solo una provincia serba secessionista, il vero problema è ora il rifiuto dei leader dei Balcani occidentali ad accettare una convivenza pacifica e priva di populismi contro l'Ue e contro i vicini balcanici.
I LEADER BALCANICI ABBRACCIANO IL TRUMPISMO
I leader dei paesi balcanici hanno abbracciato in pieno il populismo e il trumpismo, ritornando a politiche protezionistiche e isolazionistiche anti Ue. In Macedonia, il leader del PPE, Nikola Gruevski, che è stato al potere per un decennio, non accetta la sconfitta alle elezioni e la cessione del potere a una coalizione formata dal partito socialdemocratico moderato e il suo partner albanese macedone. Gli albanesi costituiscono il 25% della popolazione multietnica macedone e sono sotto minaccia.
IL CASO KOSOVO
In Kosovo, il partito ultranazionalista Vetëvendosje rifiuta tutti i colloqui con la Serbia e sta bloccando gli sforzi da parte del governo kosovaro per risolvere la questione del il confine tra il Kosovo e il Montenegro. L'Unione europea ha detto che i politici kosovari devono approvare il confine come condizione per l'avviamento dei visti parla di liberalizzazione Ue.
LA SERBIA RESPINGE L'UE
Lo stesso vale in Bosnia, dove il leader della comunità serba, Milorad Dodik, ha rifiutato tutti gli appelli per attuare l'accordo di Dayton, con un forte sostegno dal Cremlino. Gli Stati Uniti hanno imposto un divieto di viaggio per Dodik ma quando la Mogherini si è presentata al Parlamento serbo all'inizio di questo mese, è stata fischiata dai parlamentari serbi nazionalisti che urlavano di non avere bisogno dell'Europa e che "la Russia ci proteggerà".
I BALCANI TORNANO UNA POLVERIERA
Insomma, i Balcani sembrano tornati una polveriera. Bruxelles è sempre pù lontana, Mosca è sempre più vicina. Le divisioni imperano e su tutti questi paesi nuovamente in lotta si erge l'esempio populista di Trump. Un quadro molto preoccupante.