Affari Europei

Balcani, sfida indiretta Conte Macron. ROma vuole l'allargamento, Parigi no

Conte: "Miope rinviare l'allargamento dell'Ue ai Balcani". Ma la Francia frena

CONTE, 'ITALIA PRO ALLARGAMENTO A BALCANI, RINVIARE E' MIOPE'

"Il Consiglio europeo affronterà inoltre il tema dell'Allargamento, sulla base delle conclusioni raggiunte al riguardo, ieri 15 , dal Consiglio Affari Generali. L'Italia continua a sostenere le 'Conclusioni' favorevoli all'avvio dei negoziati di adesione per Albania e Macedonia del Nord. Rimaniamo inoltre contrari ad una decisione di 'decoupling' riguardo ai due Paesi, perché essa invierebbe un segnale negativo all'intera regione". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nel suo intervento al Senato in vista del prossimo vertice europeo. "La mia visita ieri a Tirana -ha spiegato- è stata caratterizzata proprio dalla riaffermazione del pieno e convinto sostegno italiano ad una decisione positiva affinché il percorso europeo di Tirana e di Skopje prosegua, con approccio responsabilmente riformatore della leadership di quei Paesi. Sarebbe miope, da parte europea -ha avvertito Conte- decidere un ulteriore rinvio, dopo quello del Consiglio europeo di giugno scorso, riguardo ad una tappa che comunque - come detto - non attenua di certo i doveri dei due Paesi balcanici nei confronti dell'Unione europea". "Si tratta, in sostanza -ha sottolineato il premier- di comprendere che una bocciatura senza dare neppure l'occasione di svolgere i 'compiti a casa' allontanerebbe quei Paesi dall'orizzonte europeo. Non c'è da augurarselo, tanto più considerando che l'allargamento è un processo che consente agli Stati Membri controlli ben più efficaci - una volta avviati i negoziati di adesione - rispetto ad un'esclusione che inviterebbe Tirana e Skopje a dinamiche di instabilità politica, con conseguenze anche sul piano regionale".

BALCANI, LA FRANCIA FRENA SULL'ARGAMENTO DELL'UE

Ma a dire di no ci sarebbe proprio quell'Emmanuel Macron che recentemente ha visitato Conte a Roma. La Francia e l'Olanda non intendono togliere il veto sull'avvio dei negoziati di adesione all'Ue per la Macedonia del Nord e l'Albania, secondo le indicazioni alla vigilia della discussione tra i capi di Stato e di governo Ue sull'allargamento e le prospettive europee per i due Paesi balcanici. A causa della complessità delle diverse posizioni, i leader Ue riusciranno difficilmente a sciogliere il nodo, dopo che i ministri riuniti al Consiglio affari generali ieri non sono riusciti a trovare l'unanimità. La Francia si oppone all'avvio dei negoziati per entrambi i Paesi e chiede una riforma del processo di allargamento Ue. L'Olanda è invece contraria all'avvio dei colloqui con l'Albania, ritenendo che Tirana non abbia raggiunto gli standard comunitari, in particolare nel settore della giustizia.