Affari Europei
Brexit, i britannici vogliono un referendum dopo i negoziati
Più della metà dei cittadini britannici ritiene necessario un secondo referendum per giudicare l'accordo che May raggiungerà con Bruxelles sul divorzio dall'Ue
Il duro lavoro che Theresa May e i suoi sherpa stanno portando avanti a Bruxelles per negoziare un accordo di divorzio dall'Unione a vantaggio di Londra potrebbe rivelarsi vano. Secondo un sondaggio di Politico la metà dei cittadini britannici, in una forma o nell'altra, chiede che si tenga un secondo referendum dopo la chiusura dell'accordo. I britannici vogliono insomma avere l'ultima parola per decidere se accettare o meno i termini del divorzio da Bruxelles.
Moody's taglia il rating Uk ad Aa1, outlook negativo
Brutto scherzo dell'agenzia di rating Moody's che nel giorno in cui il premier conservatore britannico Theresa May si e' scomodata a venire fino a Firenze per spiegare come intende gestire l'uscita dall'Ue (la Brexit), ha tagliato il voto sul debito pubblico di Londra a Aa2 da Aa1 e ha rivisto a negativo l'outlook da stabile a negativo. A spingere al pessimismo Moody's proprio le incertezze della ricaduta della Brexit sull'economia britannica. L'agenzia di rating ha messo in dubbio il piano di riduzione del debito pubblico di Londra che invece, ritiene crescera'.
Prospettive nere per l'economia britannica
Non solo. "La pressione fiscale crescera' per l'erosione della forza del'economia britannica nel medio termine". Debolezza considerata da Moody's "il "probabile risultato della gestione dell'uscita di Londra dall'Ue" condizionata " dalle sfide crescenti vista la complessita' dei negoziati e le dinamiche politiche interne" rese instabili - futuro della May e del suo governo, a ottobre e' atteso il Congresso del Partito Conservatore - proprio dalla stessa operazione Brexit.