Affari Europei
Brexit, istruzioni ai candidati Tory: "Niente promesse su sanità e clima"
E intanto Juncker boccia l'idea di Corbyn: "Impossibile negoziare un nuovo accordo"
Elezioni Regno Unito: istruzioni a candidati Tory, no a promesse su sanità e clima
Ai candidati conservatori nelle elezioni generali del 12 dicembre nel Regno Unito sarà chiesto di non esporsi su alcuni temi, tra cui la protezione del sistema sanitario (Nhs) dalla privatizzazione e da accordi commerciali e i cambiamenti climatici. Lo rivela il Guardian che ha ottenuto un documento interno, fatto filtrare dal quartier generale dei Tory. Le 11 pagine della nota spiegano la posizione del partito su nove questioni chiave e "consigliano vivamente" ai possibili deputati conservatori di "non sottoscrivere alcuna promessa" senza averla concordata con i vertici. Redatta la settimana scorsa dal dipartimento di ricerca dei conservatori, la nota elenca i temi considerati potenzialmente scivolosi e su cui i candidati sono chiamati a non prendere impegni specifici: la protezione dell'Nhs dalla privatizzazione (scenario che in molti temono in caso di un accordo commerciale bilaterale con gi Usa post Brexit); il cambiamento climatico; l'innalzamento dell'età pensionabile delle donne e la realizzazione della Brexit ("un governo conservatore con una maggioranza funzionante otterrà immediatamente la Brexit", si legge nel memo). Alla richiesta di commentare il memo, un portavoce dei Tory ha spiegato al Guardian che "è comune per i partiti politici fornire istruzioni".
Brexit: Juncker, irrealistica proposta Corbyn su nuovo accordo
La proposta del leader laburista Jeremy Corbyn di rinegozoare con la Ue un nuovo accordo di ritiro del regno Unito dalla Ue è "irrealistica". Lo ha detto il presidente uscente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, in una intervista alla Bbc. "Non sarò in carica", "spettera' alla prossima Commissione decidere se c'è spazio per un nuovo accordo", ma "onestamente, non credo sia un approccio realistico" ha detto Juncker commentando la proposta di Corbyn secondo cui in caso di vittoria del Labour alle elezioni del 12 dicembre negozierà un nuovo accordo di uscita con l'UE, che sottoporrà a un nuovo referendum con in alternativa la permanenza di Londra nella Ue.