Brexit, il destino dei 73 seggi Uk all'Ue. L'ipotesi della lista pan-europea
Dubbi sul destino dei 73 seggi Uk al Parlamento Ue dopo la Brexit
IL DESTINO DEI 73 SEGGI UK AL PARLAMENTO UE DOPO LA BREXIT
Che cosa succederà ai 73 posti attualmente occupati dagli eurodeputati britannici nel Parlamento europeo una volta che il Regno Unito lascerà l'Unione europea? Questa è una delle domande più spinose da affrontare per i legislatori europei che hanno cominciato a discuterne nel corso di un “scambio di vedute” lo scorso martedì.
ROTTAMAZIONE O RIPARTIZIONE?
Le idee per il futuro sono parecchie. Si va dalla ripartizione dei seggi tra i 27 Stati membri fino alla semplice rottamazione dei seggi fino alla proposta euro-utopica di creare una lista paneuropea. Gianni Pittella, presidente dell'Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici del gruppo, ha detto di avere “simpatia” per l'idea di una lista paneuropea“, che rappresenterebbe un passo in avanti nel processo di integrazione e la creazione di uno spazio democratico europeo".
MACRON SPINGE L'IDEA DELLA LISTA PAN-EUROPEA
Un altro promotore del piano pan-europeo è Emmanuel Macron, il candidato centrista che è favorito per diventare il prossimo presidente della Francia. Tanto che ha incorporato l'idea nel suo programma elettorale.
GLI OPPOSITORI ALLA LISTA PAN-EUROPEA
Ma altri non sono così sicuri. I critici sostengono che una lista pan-europea - che consente ai candidati di rappresentare una circoscrizione europea unica - è un capriccio irrealistico e federalista che richiederebbe una modifica del trattato. I contrari sono convinti che queste liste potrebbero approfondire ulteriormente il divario esistente tra cittadini e politici europei.
ROTTAMAZIONE? AUMENTA GLI SQUILIBRI
Certamente l'alternativa più semplice sarebbe quella di abbandonare i 73 seggi britannici. Ma ciò potrebbe aumentare lo squilibrio già presente. “Il numero di seggi per paese rimarrebbe inalterata, che può essere politicamente la soluzione più semplice”, sottolinea un recente rapporto pubblicato dal think tank Bruegel. “Tuttavia, questo aumenterebbe la disuguaglianza di rappresentanza nel Parlamento europeo”. La soluzione sembra difficile. Ma l'ipotesi della lista pan-europea fa gola a molti.