Ue, non passa l'incorporazione del Fiscal Compact nel diritto comunitario
Voto sul filo di lana nella commissione Econ dell'Europarlamento: il Fiscal Compact non viene incorporato nel diritto comunitario
UE: NON PASSA INCORPORAZIONE FISCAL COMPACT IN DIRITTO COMUNITARIO
La commissione Econ dell'Europarlamento ha bocciato, con un voto molto combattuto, la proposta della Commissione Europea di integrare il Fiscal Compact, che allo stato è un trattato intergovernativo, nel diritto Ue. Il voto, informa il gruppo della sinistra Gue/Ngl, è finito 25 a 25, il che comporta il rigetto della proposta da parte della commissione per le questioni economiche e finanziarie. Per la Gue/Ngl, tuttavia, "resta confuso che cosa potrà accadere ora, con il presidente della commissione che si rivolgerà agli esperti legali" per avere lumi. Se la proposta fosse passata, spiega la Gue/Ngl, il suo contenuto sarebbe stato vincolante per tutti gli Stati membri. Per l'Italia è un passaggio importante: il Fiscal Compact, tra l'altro, prevede la cosiddetta regola del debito (Debt Rule), per la violazione della quale l'Italia potrebbe subire una procedura per deficit eccessivo connessa al debito. La regola prevede, con eccezioni, l'obbligo di ridurre il debito pubblico nella misura di un ventesimo ogni anno dell'eccedenza rispetto alla soglia del 60% (del Pil). Il Fiscal Compact detta anche l'inserimento nelle Costituzioni dei Paesi firmatari (tra cui l'Italia) dell'obbligo del perseguimento del pareggio di bilancio (il nostro Paese ha provveduto nel 2012, cosa che l'ex premier Matteo Renzi rinfacciava spesso ai suoi avversari interni).
PD: "SUL FISCAL COMPACT BATTAGLIA VINTA DAI SOCIALISTI EUROPEI"
"La battaglia del Pd e dei Socialisti europei - commenta il presidente della commissione Econ Roberto Gualtieri - ha permesso oggi lo stop della proposta fatta dalla Commissione europea che aveva chiesto di incorporare il Fiscal compact nel diritto dell'Unione. Oggi la relazione della eurodeputata Danuta Hubner (Polonia), del Ppe, è stata bocciata in commissione Econ, che ha espresso parere contrario, come richiesto dal gruppo S&D". "Il Pd e i socialisti europei - continua Gualtieri - si sono opposti in questi anni alle rigide politiche di austerità attuate all'indomani della grande crisi. Per questo all'indomani delle elezioni europee abbiamo chiesto e ottenuto l'introduzione della flessibilità nel Patto di stabilità, e ci siamo opposti all'incorporazione del Fiscal compact nel diritto dell'Unione". "Ora occorre proseguire la battaglia per regole migliori e per l'introduzione di un bilancio dell'eurozona per sostenere gli investimenti e l'occupazione, contrastando le posizioni populiste e antieuropee di Lega e 5Stelle e quelle dei falchi dell'austerità, che peraltro in molti casi figurano proprio tra gli alleati del governo italiano", conclude Gualtieri.
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