Editoria, verso accordo Ue: stessa Iva per libri cartacei e digitali
Accordo al Consiglio Ecofin per l'equiparazione dell'Iva sui libri cartacei con quella sui libri elettronici
Padoan: "Italia apripista, ora non rischiamo più infrazione"
"C'è finalmente un accordo al Consiglio Ecofin per accettare l'equiparazione dell'Iva sui libri cartacei con quella sui libri elettronici". Lo ha riferito il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, parlando con i giornalisti al termine del Consiglio Ecofin oggi a Bruxelles. Si tratta di una misura "che l'Italia aveva già adottato, ma per la quale era stata paventata una procedura d'infrazione Ue che a questo punto viene sollevata", ha rilevato ancora il ministro. E ha concluso: "Insomma, abbiamo fatto da apripista su questa questione".
Accordo Ue sull'editoria: stessa Iva per libri cartacei ed elettronici
Nella discussione di oggi, in realtà, sebbene vi sia stato un sostegno generale alla misura proposta, non si è ancora arrivati a un accordo formale, come hanno confermato più tardi fonti del Consiglio Ue. Il progetto di accordo prevede che i testi elettronici, su cui oggi si paga l'Iva normale (con un'aliquota di almeno il 15%), potranno essere sottoposti alle aliquote ridotte (fino al 5%), super ridotte (sotto il 5%) o addirittura nulle che sono già applicate ai libri cartacei. Si tratterà comunque di una scelta volontaria per ciascuno Stato membro. L'approvazione dei ministri finanziari dell'Ue dovrà necessariamente essere unanime, trattandosi di materia fiscale, ma ci sono alcuni paesi (in particolare Danimarca e Repubblica ceca) che sono contrari a introdurre nuove eccezioni al regime Iva, mentre Slovenia, Svezia, Portogallo e Lettonia sono restie ad accettare la possibilità dell'aliquota super ridotta o nulla.