Affari Europei
Elezioni Francia: Bruxelles benedice Macron, un europeista corre per l'Eliseo

Nel suo programma elettorale Emmanuel Macron sogna una Unione europea più forte e coesa. Parole sante per Jean Claude Juncker
Fino a poche settimane fa nella corsa all'Eliseo i candidati favoriti erano due politici che amavano poco l'Europa e molto la Russia. Marine Le Pen l'Unione l'avrebbe voluta rottamare, mentre Francois Fillon non sarebbe arrivato a tanto, ma avrebbe comunque voluto un suo ridimensionamento. Entrambi poi avrebbero teso una mano alla Russia di Putin. Ma oggi il panorama politico si é capovolto. Giá, perché il candidato che probabilmente vincerá le elezioni presidenziali francesi si chiama Emmanuel Macron, é un centrista, liberale, giá ministro dell'Economia di Hollande e grande sostenitore del sogno europeo.
Elezioni Francia 2017, Macron europeista convinto: serve una Europa forte e sociale
"È tempo di ricostruire il sogno europeo", ha detto ieri il trentanovenne candidato del Movimento En Marche!. Per Macron la parola d’ordine è "rilanciare l’agenda dell’Ue a 27 ma soprattutto la zona euro". I due pilastri su cui si deve basare l'Unione sono "la solidarietà sul piano economico e sociale" e dando prospettive ad una "gioventù perduta»" che ha conosciuto solo disoccupazione di massa. Solo così si potrà chiudere la sequenza apertasi con Brexit e poi Trump e fermare la disgregazione dell’Europa che promette Le Pen.
Elezioni Francia 2017: i sondaggi premiano Le Pen e Macron
Al momento pero', secondo i sondaggi, il favorito resta Macron. L'endorsement pubblico che Francois Bayrou ha concesso ieri all'ex ministro dell'Economia, portandogli in dote un buon 5% di voti stimati, rafforza il candidato centrista, considerato l'ultimo argine alla crescita dell'ondata populista della leader del Front National. Le intenzioni di voto continuano a fotografare una situazione favorevole a Macron al secondo turno: secondo gli istituti demoscopici la Le Pen arriverebbe in testa al primo turno, mentre il 39enne ex ministro di Hollande vincerebbe agilmente al ballottaggio. Ma su Macron inizia ad addensarsi qualche nuvola. Il Finacial Times dedica un ritratto al candidato centrista, sottolineando l'ambiguita' delle sue posizioni su molti temi dell'agenda pubblica. "Macron e' intrappolato nella logica di non essere ne' di destra ne' di sinistra, ma presto dovra' realizzare che non puo' accontentare tutti", scrive il quotidiano della City.
Elezioni Francia 2017: su Macron pesa la fragilitá di un programma non definito
Una base elettorale volatile e un programma poco strutturato, rendono molto liquida l'intenzione di voto dell'elettore francese e piuttosto fragile la sua propensione a fidarsi di Macron, dice alla France press l'analista Francois Miquet-Marty, dell'istituto Viavoice. Meno di un elettore su sei considera definitiva la sua scelta, aggiunge il sondaggista: "piu' passa il tempo e piu' Macron dovra' chiarire la sua posizione sui punti del programma. E piu' scendera' nel dettaglio piu' rischia di alimentare delusioni". Di certo la figura di Macron e' del tutto trasversale da un punto di vista delle intenzioni di voto: secondo un sondaggio Ifop, voteranno per l'ex ministro dell'Economia un terzo di coloro che hanno votato per Hollande alle ultime elezioni presidenziali, il 30% degli elettori di Bayrou e il 17% di chi ha votato per Nicolas Sarkozy. A questi, secondo il sondaggio, si aggiungerebbe un buon 28% di indecisi e il 14% di persone che hanno votato del Jean Luc Melenchon, candidato della sinistra radicale. Una sinistra che rimane divisa e che sembra completamente tagliata fuori dai giochi. Ne' il vincitore delle primarie socialiste, Benoit Hamon, ne' lo stesso Melenchon, secondo i sondaggi, arriveranno al secondo turno.
Elezioni Francia 2017: i giudici i veri decision maker di queste elezioni
Quanto alle inchieste giudiziarie che riguardano Fillon e la Le Pen avranno un peso sul voto dei francesi soprattutto per quel che riguarda il candidato delal destra repubblicana. L'elettorato che appoggia la leader del Front National, invece, non sembra dare particolare importanza all'indagine sui fondi del Parlamento europeo con cui la Le Pen avrebbe pagato fittizi assistenti parlamentari. La campagna elettorale e' ancora lunga, molto si decidera' sulla dirittura d'arrivo. Di certo, secondo il quotidiano economico Les Echoes, il sentimento di un "rischio Le Pen" suscita un nervosismo "palpabile" anche sul piano finanziario. Tanto che ieri, l'annuncio dell'accordo tra Bayrou e Macron che rafforza la posizione di quest'ultimo, ha avuto un impatto immediato sull'andamento dell'euro e la moneta unica ha guadagnato diversi punti.