Affari Europei

Europa delle Regioni o delle Nazioni? Su Affari il dibattito Lega-Fn

Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani

Lunedì a Brdo, in Slovenia, si é tenuto il battesimo della Macroregione alpina. Una organizzazione internazionale che servirà a promuovere la cooperazione tra quei Paesi, europei e non, che condividono il territorio delle Alpi. Un organismo di coordinamento, che dovrebbe agevolare la cooperazione in ambiti come i trasporti, il turismo, l'energia e l'ambiente. Una istituzione nata dal basso, per volontà degli Stati, ma soprattutto delle Regioni, e in cui Bruxelles ha avuto solo un ruolo preparatorio.

A rappresentare le regioni italiane coinvolte c'era Roberto Maroni, governatore della Lombardia, che ad Affaritaliani.it ha dichiarato di essere fiducioso che la Macroregione porterà risultati importanti tangibili, "perché mette assieme territori omogenei dal punto di vista sociale ed economico, pronti a collaborare per risolvere i problemi comuni".

Ma Maroni ha anche aperto all'ipotesi che la Macroregione alpina, insieme a quelle già esistenti (danubiana, baltica e adriatico-ionica), possa costituire il nucleo di una nuova Europa, una Europa delle Regioni. “Questa Europa non funziona. Una Europa fatta da 28 Paesi, con 28 commissari, non ha senso”, aveva spiegato Roberto Maroni ad Affaritaliani.it. “L'Ue non é in grado di gestire i flussi migratori, di realizzare le infrastrutture, di creare occupazione e sviluppo economico”.

Dopo pochi giorni a Milano si sono riuniti i leader dell'Enf (Europe of Nations and Freedom), la grande famiglia europea che raggruppa gli 'eurorottamatori'. Dieci eurodeputati (il gruppo ne conta 38) per dire basta a questa Europa. Per l'Italia c'era Matteo Salvini, per la Francia Marine Le Pen, per il Belgio Tom Van Grieken, mentre per l'Austria Heinz-Christian Strache.

Una due giorni per discutere di come smantellare l'Unione europea e di come costruirne una nuova. Un momento per parlare di immigrazione, islamizzazione, crisi economica e perdita di valori. Affaritaliani.it ha chiesto proprio a Marine Le Pen quale Europa vorrebbe avere e lei senza esitazione ha risposto ”l'Europa delle Nazioni”.

“Io credo nelle Nazioni”, ha detto Le Pen. “La nazione non é solo una entità territoriale. Nazione é un popolo, una storia, una lingua e una cultura comuni. É legittimo che esistano forme di cooperazione tra Regioni frontaliere, però io continuo ad essere convinta del fatto che la nazione, che é sede di sovranità e democrazia, sia la struttura migliore per garantire prosperità, sicurezza e per difendere anche l'identità dei nostri popoli”.

Due visioni diverse, ma conciliabili secondo Salvini: “Ciò che conta é la libera scelta dei popoli. Sono i popoli che, a differenza di quello che accade ora con Bruxelles, devono decidere come e se organizzarsi e autogovernarsi”.

Concetto ribadito poi dalla Le Pen stessa, che respinge ogni insinuazione di disaccordo tra la Lega Nord e il Front National: “Noi siamo dei difensori della sovranità, non vogliamo che ci venga imposto a forza un modello. Non sostituiremo questa forma di terrorismo di cui siamo vittime da parte di Bruxelles con un altro terrorismo, che vorrebbe che io Francia imponga all'Italia il mio modo di vedere il mondo. Ogni popolo é libero di decidere a casa sua cosa é meglio per sé”.