Affari Europei
Macroregione alpina, Maroni ad Affari: “Da qui parte il futuro dell'Europa”
Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani
Presidente Maroni, oggi c'é stato il battesimo della Macroregione alpina (Eusalp). Si tratta di una reale opportunità di crescita per le regioni coinvolte oppure é una struttura burocratica che non porterà a nulla?
“E' una opportunità unica su cui stiamo lavorando da quattro anni. C'é giá una grande sinergia tra le otto regioni italiane che Milano coordina e i benefici che porterá saranno per tutti i cittadini. Eusalp é un progetto voluto dalla Commissione europea, dal Parlamento europeo e dalle Regioni, che per la prima volta hanno un ruolo centrale”.
La Regione Lombardia é presidente del primo gruppo di azione, quello su Innovazione e Ricerca, come mai questa scelta?
“Abbiamo fortemente voluto questa presidenza perché la Lombardia é una regione all'avanguardia in questi settori. Abbiamo dieci milioni di abitanti, 800mila imprese, 13 università, 500 centri di ricerca pubblici e privati. La Lombardia produce un quarto del Pil italiano e con Expo ha dimostrato che l'Italia riesce, quando lavora insieme, a raggiungere obiettivi ambiziosi”.
Riuscirete a fare squadra insieme alle altre regioni coinvolte?
“Il punto cruciale é proprio questo. L'Italia é bravissima a dividersi, ma difronte ad una opportunità come questa dobbiamo essere uniti, regioni ordinarie e a statuto speciale, a guida centrodestra o centrosinistra”.
Il futuro dell'Europa é in progetti come questo? Stiamo andando verso una Europa delle Regioni, invece che degli Stati?
“Questa Europa non funziona. Una Europa fatta da 28 Paesi, con 28 commissari, non ha senso. L'Ue non é in grado di gestire i flussi migratori, di realizzare le infrastrutture, di creare occupazione e sviluppo economico. L'infrastruttura più importante della nascente Macroregione é il Tunnel di Base, costruito da uno Stato non Ue, la Svizzera, con soldi svizzeri”.
Perché una Europa delle Regioni dovrebbe essere differente?
“Perché si ragione per aree omogenee, che hanno gli stessi problemi e richiedono gli stessi interventi”.
La Macroregione alpina non é certo nata per affrontare temi come l'immigrazione. In futuro però potrebbe fare la sua parte nel controllo dei flussi migratori?
“Le macroregioni possono anche regolare e governare i processi sociali, come l'immigrazione. In Italia uno straniero può entrare se ha diritto di chiedere asilo o se ha un contratto di lavoro. Un'area omogenea può regolare meglio questi rapporti economici”.
Quali sono i tempi per vedere i primi risultati?
“Anna Giorgi, che coordina l'action group, ha già l'incarico di coordinare in settimana una riunione per portare risultati concreti. Noi ci impegniamo perché la Macroregione generi ricadute positive nel più breve tempo possibile”.