Affari Europei

Fincantieri e hotspot in Libia: il decisionista Macron umilia l'Italia

Macron mostra i muscoli all'Italia e mostra tutto il suo decisionismo su Fincantieri e migranti

FINCANTIERI E HOTSPOT IN LIBIA, MACRON UMILIA L'ITALIA

Si accende lo scontro tra Francia e Italia. E per ora la sfida ha un solo unico vincitore: Emmanuel Macron. Il neo presidente francese sta mostrando tutto il suo decisionismo e lo sta facendo su due questioni che riguardano da vicino l'Italia, che in entrambi i casi sperava in soluzioni diverse. Sul caso Fincantieri Macron ha deciso di procedere con la nazionalizzazione di Stx motivando la sua decisione con la necessità di proteggere gli interessi strategici francesi. Eppure l'Italia non ha mai opposto resistenza al corposo shopping francese di imprese e asset strategici del nostro paese.

MACRON MOSTRA I MUSCOLI ALL'ITALIA

Una svolta protezionistica che al governo italiano non può piacere. Così come non può piacere l'annuncio del presidente francese sugli hotspot in Libia. La Francia ha infatti spiegato di voler creare dei centri di identificazione per smistare le richieste di asilo dei migranti prima dell'arrivo in Europa. Una decisione autonoma e presa senza consultare Roma, che da mesi sta chiedendo aiuti concreti. Una mossa che infatti sta suscitando parecchia irritazione. Il governo di Parigi ha persino chiarito che sulla questione andrà avanti con o senza l'appoggio dell'Ue, mostrando i muscoli e facendo apparire ancora di più l'Italia sola e debole.

MIGRANTI, MACRON CREERA' HOTSPOT IN LIBIA

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato la creazione di 'hot spot' -centri di identificazione, registrazione e smistamento dei Migranti- in Libia. L'idea, ha spiegato Macron, è di istituire centri per richiedenti asilo "in modo da evitare che la gente si prenda dei rischi folli, quando non tutti hanno le caratteristiche per ottenere l'asilo". I centri, ha aggiunto il presidente, che ha fatto l'annuncio a margine di una visita a un centro di accoglienza per Migranti a Orleans, saranno allestiti già"questa estate". "La gente, andiamo noi a prenderla". "Voglio inviare missioni dell'Ofpra (l'Ufficio francese di protezione dei rifugiati e degli apolidi) negli hotspot italiani e sono pronto a inviarli in Libia", ha spiegato, evocando anche la possibilità di creare centri in Niger. "Gli altri Paesi europei sono riluttanti", ha proseguito, "cercheremo di farlo con l'Europa. Ma noi, la Francia, lo faremo". "Si deve fare in modo che siano soddisfatte le condizioni di sicurezza, che oggi non ci sono"; e ha spiegato che "l'obiettivo è quello di garantire una pre-valutazione delle domande, piuttosto che la gente attraversi il Mediterraneo mettendo a rischio la propria vita". Macron ha ricordato che "in Libia nei campi, in capannoni, in condizioni neanche minime di umanità, ci sono tra le 800mila e il milione di persone". E ha ripetuto la necessità di "stabilizzare la Libia".

FINCANTIERI, FRANCIA: "OBIETTIVO DIFENDERE I NOSTRI INTERESSI STRATEGICI"

"Abbiamo un solo obiettivo: difendere gli interessi strategici della Francia". Così il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, spiegando la decisione di esercitare il diritto di prelazione su Stx. Il costo dell'operazione, ha anticipato il ministro, sarà di 80 milioni di euro e sarà presa in carico dall'Agenzia delle parecipazioni statali.

FINCANTIERI, ALFANO: "NON ACCETTIAMO ULTIMATUM DALLA FRANCIA"

"Noi non accettiamo ultimatum". Con queste parole, a margine della conferenza degli ambasciatori in corso all'Hangar Bicocca, il Ministro degli Esteri Angelino Alfano ha commentato l'ultimatum francese su Stx. "Vediamo cosa farà la Francia - ha aggiunto - ma non mi pare che ci siano grandi precedenti di nazionalizzazioni tecniche. Comunque vediamo che cosa diranno loro nelle prossime ore poi si pronunceranno sia Calenda che Padoan". "Vedremo quale sarà dal punto di vista giuridico la decisione finale del governo Francese poi noi prenderemo le nostre decisioni - ha aggiunto Alfano -. Abbiamo negoziato e concordato condizioni tecniche che adesso sembrano venire meno certamente quando si parla di libertà economiche. Poi si passa dalla teoria la pratica e questi sono gli esempi. Non mi pare questo sia un fulgido esempio di consequenzialità".

HOTSPOT IN LIBIA? LA FRANCIA NON PUO' ANDARE AVANTI CON BATTUTE IMPROVVISATE"

“Sugli Hotspot in Libia non si può andare avanti, anche da parte della Francia, con battute improvvisate”.ha invede detto Alfano riferendosi al recente annuncio del Presidente francese Macron di allestire, entro la fine dell'anno, degli hotspot in Libia per esaminare le richieste di asilo già prima delle partenze.