Fincantieri-Stx, a rischio il progetto di DIfesa comune europea
La querelle intorno all'acquisizione da parte di Fincantieri dei cantieri Stx lascia perplessi a Bruxelles: davvero vogliamo andare verso una difesa comune Ue?
Tra Parigi e Roma non corre buon vento e il motivo non sono i migranti né le regole di bilancio, bensì le navi da guerra. Fincantieri aveva raggiunto un accordo durante la presidenza Hollande per acquisire la maggioranza dei cantieri navali francesi Stx. Ma l'avvento di Macron ha fatto salare il tavolo. Ora Parigi non vuole più vendere e il motivo é presto detto: Stx é una azienda strategica e in ballo ci sono 40 miliardi di commesse internazionali. E a Bruxelles riflettono: non si doveva andare verso una difesa comune?
Il caso Stx e il protezionismo francese
Fincantieri é una delle aziende para-statali più forti in Italia. Sforna navi da crociera e caccia per le marine di mezzo mondo. Nel 2006 ha messo a segno un super affare con il Qatar per la fornitura, ex novo, di tutti i mezzi per la marina. Dai ricognitori fino ad una piccola portaerei. Tutte navi attrezzate con il meglio della tecnologia di Leonardo, ex Finmeccanica. Un super-affare da diversi miliardi di euro sfilato dal sotto il naso a Parigi.
Parigi contro l'acquisizione di Stx
Roma ha sfruttato la debolezza della presidenza Hollande per cercare di mettere a segno un nuovo colpo, l'acquisizione dei cantieri Stx. Partner e allo stesso tempo rivali di Fincantieri. Entrambi infatti producono le fregate della classe Fremm, le migliori al mondo (si dice). Conquistando Stx Fincantieri diventerebbe il leader mondiale del settore, con buona pace di Parigi. Ma all'Eliseo non c'é piú Hollande, ma Macron. Giovane e dinamico, il presidente francese ha rispolverato il protezionismo caro alla Francia e ha messo il veto sull'acquisizione. O manteniamo la maggioranza, ha detto, oppure Stx rimane francese.
A Bruxelles si lavora sulla difesa comune
Qualunque sia l'epilogo della vicenda a Bruxelles non mancano i grattacapo. Proprio in queste settimane si sta lavorando al progetto di creazione di una Difesa comune europea. Non tanto un esercito condiviso, quanto una cooperazione strettissima tra le marine e gli eserciti dei ventotto stati Ue per sviluppare in maniera congiunta tecnologie e ottimizzare gli investimenti. Il senso é semplice: é inutile che ognuno sviluppi il suo mezzo blindato con costi esorbitanti, meglio che ne venga progettato uno solo e poi prodotto per tutte le forze armate.
Il nodo Fincantieri-Stx
Ma la querelle Fincantieri-Stx non lascia dormire sonni tranquilli Bruxelles. Roma e Parigi hanno giá sviluppato assieme una nuova tipologia di imbarcazioni, le fregate Fremm appunto. E ora si fanno la guerra per chi deve costruirle, con acquisizioni ostili, carte bollate e l'intervento delle rispettive diplomazie. Si riuscirà davvero a mettere d'accordo in maniera pacifica 28 Nazioni, ognuna con le proprie aspirazioni e i propri interessi strategici ed economici?