Affari Europei

Francia, Macron costretto al nuovo rimpasto. L'opposizione contesta le nomine

Emmanuel Macron di nuovo sotto accusa dell'opposizione per il suo nuovo mini rimpasto

Francia: opposizione protesta contro il mini-rimpasto di Macron 

Emmanuel Macron di nuovo sotto accusa dell'opposizione per il suo nuovo mini rimpasto. Dopo la recente uscita di tre membri del governo - dal portavoce dell'esecutivo Benjamin Griveaux al ministro per l'economia digitale, Mounir Mahjoubi, (entrambi dimissionari in vista di una candidatura alle elezioni comunali di Parigi) fino all'ex ministra per gli Affari Ue Nathalie Loiseau (divenuta capolista della lista Renaissance-En Marche alle elezioni europee del 26 maggio) - in tanti nell'opposizione tuonano contro i profili di chi e' stato chiamato a sostituirli. 

Nel mirino le nomine della portavoce del governo e del ministro agli Affari europei

A cominciare dalla nuova portavoce del governo nonché ex responsabile dei rapporti con la stampa, Sibeth Ndiaye. Per la France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, tra l'altro, la nomina di questa fedelissima di Macron è una "provocazione".  Contestata anche la nomina di Amélie de Montchalin agli Affari europei, a cominciare dal fatto che questo portafoglio particolarmente importante in tempi di Brexit e affini sia stato retrocesso da "ministero" (com'era con Loiseau) a semplice "segretariato di Stato".

France: Ndiaye, 39enne di origini senegalesi, nuova portavoce governo

Sibeth Ndiaye, 39enne di origini senegalesi, già capo dell'ufficio stampa del presidente Emmanuel Macron, e' stata nominata portavoce del governo francese. "La Francia mi ha dato molto, oggi è il mio turno di restituire qualcosa", ha spiegato Ndiaye durante una cerimonia di insediamento. Ha poi ringraziato "il Senegal" - scatenando le polemiche dell'opposizione - e la sua famiglia per averla sostenuta a "rompere il soffitto di cristallo". Ndiaye - spesso criticata per i toni provocatori - ha ottenuto la cittadinanza francese solo tre anni fa. Si trasferi' a Parigi per studiare all'universitaà Nel 2002, da attivista studentesca di sinistra, si unì al Partito socialista. "La sua nomina è un forte sostegno alla diversità in un lavoro di alto profilo, una promozione e un segno di fiducia del presidente", ha spiegato a Le Monde, Philippe Grangeon, uno dei principali consulenti di Macron.