Guerra delle limousine a Strasburgo, rimandato mega piano di assunzioni
É uno scontro su sicurezza e giustizia sociale quello che si sta consumando a Strasburgo. Almeno secondo i promotori di un ampio piano di riforma della 'mobilitá dei deputati' che prevede l'acquisto di auto blu e l'assunzione di autisti dotati di divise nuovissime. Il tutto per uno stanziamento extra-budget di tre milioni di euro. Non poco visti i tempi di crisi e infatti molti eurodeputati si sono opposti duramente, facendo slittare il voto.
Attualmente il Parlamento europeo spende sette milioni di euro per rendere disponibili agli eurodeputati macchine e autisti per i loro spostamenti, a Bruxelles, ma anche a Strasburgo. La doppia sede del Parlamento europeo infatti non solo provoca una duplicazione dei costi burocratici, con camion di documenti che fanno avanti e indietro tra il Belgio e la Francia, ma rende necessario anche un doppio servizio di limousine.
Il Parlamento ha infatti alle sue dipendenze alcuni autisti, ma altri vengono presi attraverso agenzie esterne, ad esempio quando occorre spostarsi a Strasburgo. Questo crea un problema di sicurezza, visto che i deputati (e le informazioni che trasportano in macchina) sono obiettivi sensibili. Ma anche di giustizia sociale, visto che i drivers assunti godono di condizioni migliori rispetto a quelli esterni.
Ma il piano di assunzioni, che prevede anche 116 mila euro per nuove uniformi, compresi due completi (uno estivo e uno invernale), scarpe, cintura e un set di camicie, fa discutere. Anche all'interno del Pd, durante la riunione del gruppo, i toni si sono fatti accesi tra chi voleva avvallare la proposta e chi invece, in un'ottica di tagli agli sprechi, preferiva non stanziare altro budget nel nuovo bilancio in discussione in Parlamento.