Il flop del database Sis. Così l'Isis ha sconfitto l'intelligence Ue
Solo la Francia ha aggiornato la banca dati
Intelligence comune, antiterrorismo comunitario, scambio di informazioni. Tutti impegni importanti ma che per ora sono rimasti sulla carta. Anche i pochi strumenti esistenti per combattere il terrore i paesi Ue non li hanno utilizzati come avrebbero dovuto. E' il caso del database Sis, vale a dire l'acronimo Sistema di Informazione Schengen, che avrebbe dovuto garantire una panoramica completa dei sospetti e fornire informazioni decisive ai diversi servizi di sicurezza europei.
Purtroppo non è accaduto nulla di tutto ciò. Secondo un'analisi del New York Times solo gli agenti francesi, secondo un rapporto recente del Senato di Parigi, hanno utilizzato questo prezioso strumento aggiornando i file inserendo informazioni potenzialmente fondamentale in chiave antiterrorismo. Tutti gli altri? Se ne sono fregati, restando ai margini di un progetto che poteva diventare la chiave di volta nella lotta al jihadismo.
Il mancato aggiornamento del Sis ha lasciato campo aperto all'Isis e al radicalismo islamico che ha purtroppo dimostrato di poter colpire uquasi a suo piacimento sul territorio europeo. E proprio la mancanza di comunicazioni tra servizi di sicurezza è alla base di questa drammatica situazione. Tra i 28 paesi Ue ci sono prove di 5 mila foreign fighters, mentre la banca dati dell'Europol ne contiene meno di 3 mila. Questo significa che nemmeno l'Europol possiede o ha accesso a tutte le informazioni. Serve un cambio di passo molto rapido per una condivisione totale delle informazioni superando gelosie e refrattarietà, altrimenti questa guerra l'Ue rischia di continuare a perderla.