Affari Europei
Il nuovo modello di Le Pen? Cameron: 'Anche Parigi rinegozi i termini con l'Ue'

Dopo la batosta presa alle elezioni Regionali dello scorso anno, Marine Le Pen é scomparsa dalla vita pubblica in Francia. Un periodo di assenza volutamente cercato per ricaricare le pile, ridurre la sovraesposizione mediatica e soprattutto ridefinire la strategia politica del Front National.
Il digiuno televisivo é finito lo scorso lunedì, quando la leader del Fn é comparsa in televisione, su Tf1, per annunciare la sua candidatura alle elezioni presidenziali dell'anno prossimo. Conscia della sconfitta alle ultime consultazioni, la Le Pen ha però cambiato strategia, annunciando di voler seguire l'esempio di David Cameron nella ridefinizione dei rapporti con l'Unione europea.
Il leader del Fn sta cercando di riposizionarsi al centro, smorzando i toni sulle questioni che potrebbero spaventare di più l'elettorato conservatore. É la lezione che Tony Blair ha cercato di insegnare al suo successo, Jeremy Crobyn: le elezioni non si vincono stando a sinistra (o a destra), ma al centro.
E così l'euroscettica Le Pen non ha fatto altro che ispirarsi al modello inglese rappresentato da Blair e Cameron. Non spaventare l'elettorato, spostarsi al centro e rinegoziare i rapporti con l'Europa come ha fatto l'attuale premier inglese.
I sondaggi dicono che Le Pen piace alla maggioranza dei francesi, ma spaventano i suoi toni da ultimatum: fuori dall'euro, chiudere Schengen, alzare la voce con Bruxelles quando si parla di conti pubblici e interventi statali nell'economia.
La classe media d'Oltralpe non é convinta che dire addio alla moneta unica e a Bruxelles sia una buona idea, anzi. In molti temono di vedere i propri risparmi in euro diventare carta straccia al momento del cambio con un franco che perderebbe immediatamente il 30-40 del proprio valore.
La nuova strategia del Fn ricalca allora quella dei Tory inglesi. Rinegoziare i rapporti con Bruxelles su due punti cruciali per il programma lepenista: Schengen e la moneta unica. Successivamente sottoporre il risultato dei negoziati ad un referendum, in modo che gli elettori possano esprimere la propria opinione.
Certo, la Francia non é la Gran Bretagna, che da sempre ha avuto un rapporto speciale con Bruxelles, avendo goduto di vari opt-outs, deroghe, eccezioni e trattamenti speciali. Ma Marine é convinta che se vorrà ottenere la maggioranza nel 2017, questa é la linea da seguire.