Affari Europei

L'Unione europea mette mano alla Sharing economy

Il Parlamento europeo ha votato due risoluzioni che cercano di fare chiarezza nel settore della sharing economy

 

L'Economia collaborativa é una grande risorsa per l'Unione europea ma ha bisogno di un quadro normativo omogeneo che ne regoli e tuteli lo sviluppo, oltre a garantire maggiori tutele per i consumatori. E' questo il cuore delle relazioni approvate dal Parlamento europeo e di cui Nicola Danti, eurodeputato del Pd, é relatore.

Un quadro comune per lo sviluppo della sharing economy

"Uno degli elementi centrali per lo sviluppo dell'economia collaborativa é fornire agli operatori un quadro normativo omogeneo in Europa", spiega Nicola Danti. "Nella top ten delle aziende del settore solo una é europea, BlaBlaCar, mentre le altre nove sono nordamericane. Questo perché in Europa abbiamo un mercato troppo frammentato, in cui un giudice puó bloccare una piattaforma non essendoci una normativa ad hoc. Ecco perché, se vogliamo fare crescere questo settore, l'Unione deve intervenire".

Garantire un ambiente competitivo

L'Unione Europea deve sostenere l'economia collaborativa con linee guida chiare che permettano alle piattaforme di espandersi, ma al contempo garantire la concorrenza leale e il rispetto dei diritti dei lavoratori e degli obblighi fiscali. Nel testo i deputati sottolineano che il 17% dei consumatori europei usa piattaforme collaborative di vario genere. Gli attori di questo settore sono variegati: da colossi dei trasporti e del turismo come Uber e Airbnb a piccole realta' locali che forniscono servizi domestici.

Distinzione tra operatori professionali e non

Secondo i deputati, le linee guida Ue dovrebbero includere una chiara distinzione tra fornitori individuali occasionali e professionisti, la definizione di precisi diritti per i consumatori, i regimi di responsabilita' da applicare alle piattaforme, la tutela dei diritti dei lavoratori e obblighi fiscali analoghi a quelli applicati alle imprese che prestano servizi comparabili nell'economia tradizionale.