Macron impone l'asse con Merkel. Ma viene stoppato sugli investimenti cinesi
Travolgente esordio di Macron al Consiglio Ue. Impone l'asse con Merkel ma non viene ascoltato sugli investimenti cinesi
Macron, impone all'Ue l'asse Francia-Germania: "Soluzioni europee? Solo se c'è accordo tra me e Merkel"
"Quando la Francia e la Germania non sono d'accordo, l'Europa non avanza", ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, durante una conferenza stampa con la cancelliera tedesca, Angela Merkel. Una vittoria dell'uno contro l'altro "non dura il giorno dopo", ha spiegato Macron. "La simbiosi tra Francia e Germania è condizione necessaria perché l'Europa avanzi". Il presidente francese ha aggiunto che serve un "coordinamento stretto" con Merkel perché "non c'è soluzione europea pertinente se non è pertinente prima per Francia e Germania".
Macron: "Riforma dei trattati europei? Non è un tabù"
Una riforma del trattato europeo 'non è né un fine in se stesso, né un tabù', ha detto ancora Macron. 'Ci prenderemo il tempo per fare le cose per bene prima di rendere pubbliche le proposte franco-tedesche sull'approfondimento dell'Unione europea', ha aggiunto Macron. La revisione dei trattati non è una risposta in sé, ha indicato a sua volta Merkel, che ha anche sottolineato che il Consiglio ha messo le basi per rafforzare il futuro dell'Europa.
Migranti, Macron: "Un errore non ascoltare l'Italia all'inizio". Ma i paesi dell'Est non ci stanno
"Non abbiamo ascoltato l'Italia mentre annunciava l'ondata che arrivava", ha detto il presidente francese, sottolineando che è stato un errore e denunciando la "mancanza di solidarietà europea per ripartire il fardello". Quella dei flussi migratori è "una sfida comune che richiede risposte comuni". Inoltre "la crisi che dobbiamo affrontare oggi, a livello migratorio, non è passeggera". Secondo Macron si deve "stabilizzare i Paesi di origine, in Africa" e approntare "un progetto europeo, ambizioso", secondo cui bisogna anche "migliorare la gestione delle nostre frontiere". Ma sul tema ha incontrato la ferma opposizione del blocco di Visegrad. Ed è proprio a Est che Macron non riesce per ora a fare breccia.
Non passa proposta Macron su più controlli sugli investimenti cinesi
Macron incassa però anche una parziale sconfitta al suo debutto al Consiglio Ue. Infatti non è riuscito a convincere i partner europei sulla necessità di dare più poteri a Bruxelles nel controllo delle acquisizioni estere, in particolare cinesi, nei settori strategici. Al termine di una lunga riunione nella mattinata, secondo quanto riferiscono fonti europee, le conclusioni del Consiglio su questo argomento sono state riscritte per attenuarne la portata a fronte dell'opposizione di Portogallo, Grecia e Spagna. I tre Paesi, hanno spiegato le fonti, hanno un grande bisogno di investimenti internazionali e temono misure che possano ostacolarli. Altri stati membri, per altro, come i Paesi nordici molto attaccati all'apertura dei mercati, hanno espresso i loro 'dubbi' sul progetto. La proposta di Macron aveva ricevuto il sostegno, in modo discreto, di Berlino e riguardava in particolare gli investitori cinesi, molto attivi negli ultimi anni nell'interessarsi alle industrie europee di punta. Acquisendone il controllo - hanno fatto notare i francesi - i gruppi cinesi, molto spesso pubblici, acquisiscono tecnologie e 'know how' ai massimi livelli.