Merkel: no reddito di cittadinanza,sì migranti. Nega i risarcimenti a Varsavia
Le ultime mosse di Angela Merkel prima delle elezioni in Germania
Merkel: "Migranti? Contribuiscono alla nostra prosperità"
I migranti "contribuiscono alla nostra prosperità e anche loro fanno parte della Germania e aiutano a plasmare la nostra società". È quanto ha detto la cancelliera tedesca, Angela Merkel, in un'intervista rilasciata alla testata tedesca Focus Online e a Huffington Post, che la riporta sul sito. Merkel, dopo avere ricordato che "quattro milioni di musulmani vivono in Germania", aggiunge che "i valori e le regole racchiusi nella Costituzione valgono per tutti, senza eccezioni. Non sono soltanto messi nero su bianco, ma formano la base della nostra coesistenza". L'intervista giunge a pochi giorni dalle elezioni federali che si terranno in Germania il 24 settembre, in cui la cancelliera è in corsa per un quarto mandato e sfiderà il candidato socialdemocratico della Spd Martin Schulz.
Merkel: "Non credo nel reddito di cittadinanza"
"Non credo nel reddito di cittadinanza". È quanto ha detto la cancelliera tedesca, Angela Merkel, in un'intervista rilasciata alla testata tedesca Focus Online e a Huffington Post, che la riporta sul sito. L'intervista giunge a pochi giorni dalle elezioni federali che si terranno in Germania il 24 settembre, in cui la cancelliera è in corsa per un quarto mandato e sfiderà il candidato socialdemocratico della Spd Martin Schulz. Per Merkel, non è detto che nell'era digitale debbano diminuire i posti di lavoro: "Non credo nel reddito minimo universale. Sono convinta che riusciremo a conformare le carriere alle necessità attuali. Il numero di lavoratori non dovrà calare per forza, ma a cambiare sarà il tipo di lavoro svolto". Secondo la politica della Cdu, per esempio, "ci saranno più lavori legati alla programmazione, allo sviluppo di applicazioni, nel servizio clienti eccetera". Per questo motivo Merkel ritiene che "dobbiamo muoverci per tempo e creare i giusti programmi di formazione professionale" e anche "le scuole dovranno cambiare" per "promuovere l'alfabetizzazione digitale, così che gli alunni possano trarre il meglio dalla rivoluzione digitale, e sapere come gestire responsabilmente i loro dati e quelli altrui". Poi Merkel conclude: "È necessario anche dire a bambini e giovani dove si trovano le opportunità professionali. Ed assicurarci che le scuole siano adeguatamente preparate a formare i ragazzi per la vita dopo la scuola. Il Governo Federale contribuirà a rendere disponibili i moderni curricula tramite e-Cloud, a cui tutti avranno accesso. Questo, credo, sarà un punto focale della nostra politica in materia di istruzione per i prossimi quattro anni".
La Merkel nega l'indennizzo di guerra alla Polonia
La Germania non deve versare alcun indennizzo di guerra alla Polonia, trattandosi di una questione risolta "dal 1953": ha spiegato nel frattempo il portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel dopo le rivendicazioni del governo polacco. "Dal punto di vista del governo federale, non c'è alcuna ragione di dubitare della validità giuridica della rinuncia agli indennizzi del 1953. Pertanto questa questione è per noi definitivamente risolta da un punto di vista legale e politico", ha precisato il portavoce Steffen Seibert.