Onu, scontro per il dopo Ban Ki-moon. Tra i papabili anche Mogherini
Il primo ad aver fatto il suo nome è stato il New York Times che in un editoriale dello scorso agosto aveva lanciato Federica Mogherini come nuovo segretario generale delle Nazioni Unite. L'Alto rappresentante Ue per la politica estera e la sicurezza comune è tornato alla ribalta oggi, dopo che Dalia Grybauskaite, attuale presidente della Lituania, si è tirata indietro dalla corsa. Il suo nome, dice l'ex commissario europeo al bilancio, non sarebbe mai passato per il veto della Russia.
Già, perché come ricorda il Corriere della Sera, il nome del nuovo segretario generale viene scelto a porte chiuse dai membri del Consiglio di sicurezza, vale a dire Russia, Usa, Cina, Francia e Gran Bretagna. Gli altri 193 Stati restano a guardare. Ma dopo otto uomini alla guida dell'organizzazione che dovrebbe assicurare la pace nel mondo, in molti chiedono che si faccia largo ad una donna.
Mogherini sarebbe perfetta perché rappresenta l'Europa, una quasi federazione di Stati che a fatica prova a mettersi d'accordo per una politica estera comune. Una bella carta da giocare al Palazzo di vetro. Il problema è la giovane età e l'assenza di esperienza, che porta di conseguenza ad una ancora carente rete di relazioni internazionali.
L'altro nome che va per la maggiore è quello di Christine Lagarde. Dalla sua ha una lunga esperienza e una estesa rete di relazioni che ha ampliato negli anni passati come direttrice del Fondo monetario internazionale. A giocare contro è però la reputazione che si è guadagnata. Da molti Stati è vista come la donna che va a riscuotere i debiti, una insensibile burocrate che in Grecia fa ancora tremare i polsi.
Di nomi tuttavia se ne sono fatti una sfilza. Tra le più gettonate il presidente della Liberia, Ellen Johnson Sirleaf, ma anche il segretario esecutivo della Economic Commissione for Latin America and the Caribbean Alicia Barcena Ibarra. In ambito Onu la responsabile dell'Undp Helen Clarke e il direttore generale dell'Unesco, Irina Bokova, che a detta di molti ha tutte le carte in regola per farcela.
Ma con i toto-nomi si sa come va a finire, nessuno mai ci azzecca. Lo sanno bene tutti quelli che hanno provato ad predire il nome dell'attuale Papa e hanno preso solo granchi.