Affari Europei
Pagamenti elettronici e frodi online: sopra i 50 euro scatta lo scudo Ue
L'Ue prepara le contromisure alle frodi online. Per pagamenti non autorizzati i consumatori responsabili solo entro il limite di 50 euro. Sopra scatta lo scudo europeo. E' questa la misura più rilevante prevista dal testo definitivo della nuova direttiva sui pagamenti elettronici. Obiettivo della direttiva: tagliare i costi e stimolare il mercato del web.
La nuova direttiva è ormai alle battute finali del suo percorso verso l'approvazione. Dopo l’accordo tra Commissione, Parlamento e Consiglio, al provvedimento saranno posti i timbri finali nella plenaria di luglio. L'obiettivo, come detto, sarà principalmente quello di tagliare i costi, attualmente stimati in 130 miliardi di euro all’anno sviluppando il mercato delle carte di credito e delle transazioni online.
Per fare ciò ecco allora l'introduzione dello scudo europeo sopra i 50 euro, limite massimo al di sopra del quale i consumatori non saranno più responsabili per le eventuali frodi. Una misura importante che può dare un grosso incentivo anche a chi teme di essere ragigirato coi pagamenti online. Il messaggio è quello che ci si potrà fidare e si potranno fare transazioni online in tutta tranquillità. La conseguenza sperata è quella del miglioramento delle condizioni del mercato per le imprese di servizi e per i consumatori. Sopra i 50 euro saranno banca e fornitore del servizio i soggetti chiamati a recuperare il denaro.
Nuove regole anche per le banche che non potranno in alcun modo bloccare il mercato dei pagamenti online. Come spiega Euractiv, avranno la possibilità di non autorizzare le transazioni soltanto in presenza di provate ragioni di sicurezza che siano state prima segnalate alle autorità competenti. In questo modo si cerca di incentivare la produzione di servizi innovativi.
Per quanto riguarda i fornitori del servizio, essi dovranno adottare tecnologie adatte per garantire l'autenticazione sicura da parte dei consumatori e la protezione dal rischio di frodi. Dovranno inoltre garantire che i dati personali degli utenti siano trasmessi attraverso canali protetti e che la loro condivisione avvenga soltanto con il loro consenso.