Pd, nasce il "dipartimento mamme". Nessun responsabile per la politica europea
Il Pd di Renzi dà vita al "dipartimento mamme". Ma sceglie di privarsi di un coordinamento sull'Europa
Pd, ecco il dipartimento mamme. Ma niente dipartimento Europa
Sì al "dipartimento mamme", no al "dipartimento Europa". Le scelte del Pd di Matteo Renzi fanno discutere e generano più di una polemica esterna e interna al partito di centrosinistra. Da una parte una scelta che molti hanno definito "populista" ironizzando sulla scelta del nome del coordinamento che si andrà a occupare del tema della genitorialità. Dall'altra parte una scelta precisa che ha a che fare con l'approccio di Renzi al tema Europa.
Dipartimento mamme, scontro politico e sarcasmo tra Pd e M5s
L'ironia corre prima sul sul web dove si dileggia la scelta del Pd ma arriva anche nel Palazzo. Tra le reazioni piu' aspre quella della senatrice pentastellata Paola Taverna "Dipartimento mamme???... e i papa'? E la suocera non gliela metti? Per la Lorenzin la donna è una primipara attempata a forma di clessidra, per Renzi e' l'angelo del focolare tra uncinetti e padelle. A quando il Dipartimento Servi della Gleba? Qualcuno dica al governo che siamo nel 2017...vi prego". Alla senatrice risponde rapidamente Andrea Romano (Pd): "La Taverna che paragona le mamme alle serve della gleba la dice lunga sul suo stato di serenità. Rimaniamo in attesa di sapere chi seguirà il dipartimento scie chimiche nel M5s, forse meno utile di uno dedicato alle politiche a favore delle mamme, ma sicuramente più utile al blog per coinvolgere nuovi adepti". Chiude la scia di polemiche Giulio Marcon, capogruppo dei deputati della Sinistra Italiana-Possibile: "Dopo il dipartimento mamme immagino che nel Pd arriverà il settore figli, poi quello dei babbi, e infine il segretario della bontà e il partito dell'amore".
Renzi rinuncia al dipartimento Europa: vuola la battaglia solitaria con l'Ue
Contemporaneamente, Renzi ha deciso di fare a meno di un dipartimento Europa. Tra i 40 dipartimenti messi in piedi dall'esecutivo Pd, infatti, non c'è nessun coordinatore del settore Europa. Due ruoli di contorno per Pina Picierno, responsabile per i Fondi europei, e Piero Fassino, responsabile dei rapporti con il Pse. Ma non c'è nessuno a curare il tema Europa in maniera integrata. L'incarico e le responsabilità migreranno di esponente in esponente a seconda del tema. Una strategia che fa mancare una figura di coordinamento. L'impressione è che Renzi potrebbe aver scelto di curare il tema sull'Ue in prima persona, facendone uno dei capisaldi della prossima campagna elettorale per le elezioni 2018. E per questo non avrebbe creato nessun dipartimento Europa, per avere le mani libere in quella che potrebbe essere una battaglia senza esclusione di colpi con Bruxelles.