Affari Europei

Regno Unito, Johnson diventa di "sinistra": 2 miliardi alla sanità pubblica

Circa 850 milioni di sterline serviranno per sostituire macchinari e strutture obsolete di una ventina di ospedali

JOHNSON, '1,8 MILIARDI DI STERLINE ALLA SANITA' PUBBLICA'

Il primo ministro del Regno Unito, Boris Johnson, ha annunciato uno stanziamento di 1,8 miliardi di sterline (circa 1.960 milioni di euro) per introdurre miglioramenti al Servizio sanitario nazionale (Nhs), in linea con una delle sue grandi promesse della campagna elettorale. Johnson ha utilizzato l'Nhs come argomento per difendere l'uscita del Regno Unito dall'Ue nel 2016, sostenendo che i fondi destinati alla Comunità europea potevano essere utilizzati per migliorare la salute pubblica. Ha continuato dicendo che il Regno Unito potrebbe spendere 350 milioni di sterline a settimana per l'assistenza sanitaria se si rompesse con il blocco della comunità. Ora, come primo ministro, e con l'orizzonte del 31 ottobre come data finale per la Brexit, Johnson ha confermato un piano per migliorare le strutture e le attrezzature sanitarie di tutto il paese.

JOHNSON LANCIA UN PIANO "DI SINISTRA" SULLA SANITA'

Circa 850 milioni di sterline serviranno per sostituire macchinari e strutture obsolete di una ventina di ospedali, mentre l'ulteriore miliardo destinato a sviluppare e accelerare progetti di rinnovamento già esistenti, secondo una dichiarazione di Downing Street. Questi fondi verranno aggiunti ai 33,9 miliardi di sterline (36,9 miliardi di euro) che il Regno Unito assegna annualmente alla Sanità Pubblica nei suoi bilanci. 

"È giunto il momento di affrontare la sfida e garantire che il Servizio sanitario nazionale riceva i fondi di cui ha bisogno", con l'obiettivo di "continuare ad avere le migliori cure mediche al mondo", ha dichiarato JOHNSON in una nota, in cui ha chiesto di segnare una "vera differenza" nelle vite di professionisti e pazienti. Il ministro della Sanità Matt Hancock ha applaudito al rafforzamento del bilancio per "rivitalizzare" gli ospedali e migliorare le loro strutture, aprendo ad esempio unità nuove e migliori. "È solo l'inizio del nostro piano di infrastrutture sanitarie, i cui benefici saranno apprezzati dai pazienti nei prossimi anni", ha affermato.